Tamas Kenederesi, è stato arrestato durante l’ultimo giorno dei Campionati Mondiali 2019, a Gwangju.
L’ungherese veniva arrestato e stato trattenuto dalla polizia di Gwangju.
Contro la medaglia di bronzo olimpica ungheresi vi sarebbero prove di molestie sessuali.
Kenderesi era stato interrogato dalla polizia circa il crollo avvenuto nel Coyote Ugly di Gwangju ed è poi stato trattenuto per le accuse a suo carico.
Kenderesi secondo fonti della polizia era all’interno del locale al momento del crollo. Dopo gli è stato consentito di ritornare nel Villaggio atleti.
La versione di Kenderesi
L’ungherese ha spiegato la sua versione dei fatti attraverso un comunicato stampa della Federazione nuoto ungherese:
“Sabato sera, in un locale, al rientro dai bagni e dirigendomi verso la pista da ballo ho toccato le natiche di una ragazza coreana che lavorava come ballerina in questo locale. Non mi sono nemmeno fermato dietro di lei. H fatto solo questo singolo gesto che alla fine ha fatto arrabbiare seriamente questa ragazza ed ha presentato una denuncia contro di me.
Comprendendo la gravità della situazione. Sono stato assolutamente collaborativo durante l’intero processo.
Alla stazione di polizia mi è stato detto che possiedono il filmato delle telecamere di sicurezza sul posto anche se non mi hanno mostrato alcuna parte di esso. Sulla base di queste possibili prove, credo onestamente che le mie parole saranno giustificate dal filmato che non ho commesso alcun reato grave. Tuttavia, devo capire che ho ferito alcune norme morali che sono alla base dei valori locali.
Mi rammarico profondamente per quello che è successo. Desidero chiedere scusa alla ragazza coreana nel caso in cui l’abbia offesa. Devo però negare con forza che sono colpevole di qualsiasi tipo di molestia sessuale”.
Ritorno In Ungheria
Kenderesi è stato formalmente accusato di aver commesso un atto indecente con la coercizione e ha pagato una cauzione di circa 2500 Euro.
Il capo di accusa ai sensi della legge coreana è un reato sommario, e verrà trattato in via amministrativa.
Hungary Today riferisce che Kenderesi ha effettivamente lasciato Gwangju mercoledì.
Il Presidente della Federazione ungherese di nuoto (MUSZ), Sandor Wladar, ha affermato che “il nuotatore si sente fisicamente bene, ma non mentalmente”.
In termini di punizione, Wladar ha detto: “Sono sicuro che lo metterò davanti al comitato disciplinare. Ma non so ancora che tipo di punizione può aspettarsi. Il comitato deciderà sulla base dei documenti ufficiali di indagine della polizia sudcoreana e della testimonianza del nuotatore”.
Secondo il quotidiano ungherese, Kenderesi può ricevere un ammonimento verbale o scritto, una multa e/o la cancellazione dei benefici.
La punizione potrebbe arrivare al punto di vietargli di partecipare a gare e collegiali di allenamento. Al momento nessuna sanzione è stata emessa.