Lo stile di Tatjana
Le Olimpiadi ci hanno regalato due record del mondo, uno di questi è il 200m rana donne.
Tatjana Schoenmaker ha nuotato un incredibile record del mondo, 2’18”95, il precedente era di Rikke Pedersen , nel 2013 ai Campionati mondiali.
In questa avvincente gara Lilly King ha dominato la competizione fino ai 150m, nell’ultimo 50m Tatjana Schoenmaker ha superato tutte le altre concorrenti andando a vincere.
E’ molto interessante vedere che la terza e la quarta atleta nell’ultimo 50m sono state più veloci delle prime due, ma non abbastanza per vincere.
Athletes splits |
1° 50m | 2° 50m | 3° 50m | 4° 50m | Result |
Tatjana Schoenmaker | 00:31.64 | 00:35.42 | 00:35.42 | 00:36.47 | 02:18.9 |
Lilly King | 00:31.27 | 00:35.20 | 00:36.10 | 00:37.35 | 02:19.9 |
Annie Lazor | 00:32.73 | 00:35.88 | 00:36.12 | 00:36.11 | 02:20.8 |
Evgeniia Chikunova | 00:32.37 | 00:35.96 | 00:36.40 | 00:36.15 | 02:20.9 |
ANALISI CINEMATICA
L’analisi cinematica ci mostra l’andamento della gara da un punto di vista diverso, King ha utilizzato una frequenza (stroke rate) più alta, o il tempo del ciclo (stroke tempo) per chi lo preferisce, e un’ampiezza minore delle altre nuotatrici.
Average distance per stroke (DPS) and stroke rate (SR) |
|||||
Athletes | 1° 50 | 2° 50 | 3° 50 | 4° 50 | |
Schoenmaker | SR | 37.7 | 33.4 | 38.1 | 44.9 |
DPS | 232.0 | 247.2 | 216.9 | 180.9 | |
King | SR | 41.1 | 39.1 | 41.6 | 45.3 |
DPS | 216.1 | 209.9 | 192.7 | 170.6 | |
Lazor | SR | 35.6 | 34.8 | 36.1 | 40.1 |
DPS | 234.8 | 234.8 | 224.2 | 201.7 | |
Chikunova | SR | 35.9 | 30.8 | 32.4 | 39.3 |
DPS | 243.3 | 260.4 | 247.6 | 205.8 |
Tempi di virate
Un controllo dei tempi delle virate, da 5m prima del muro fino a 15m dopo la spinta, ci mostra che Lilly King è stata più veloce di tutte nelle prime due virate, nell’ultima virata ha perso velocità sia in assoluto che in confronto alle altre sue avversarie.
Turn Time |
Turn 45-65m |
Turn 95-115m |
Turn 145-165m |
Schoenmaker | 00:13.53 | 00:13.74 | 00:13.99 |
King | 00:13.33 | 00:13.50 | 00:14.08 |
Lazor | 00:13.85 | 00:13.82 | 00:13.78 |
Chikunova | 00:13.60 | 00:13.86 | 00:14.03 |
Di sicuro stiamo parlando di piccole differenze. Il punto cruciale è cercare di capire come Tatjana Schoenmaker sia stata in grado di mantenere la velocità fino alla fine della gara.
COORDINAZIONE
Un punto di vista differente ci viene dato dall’analisi della coordinazione. Abbiamo notato tutti che la coordinazione della Schoenmaker è diversa dalle altre nuotatrici. Il tempo della respirazione è molto diverso di chiunque nella finale, Tatjana respira decisamente più tardi di tutte le altre… ma questo è evidente.
Ho cronometrato le diverse parti della bracciata, del colpo di gambe e della respirazione e ho sincronizzato tutti i movimenti fra di loro.
In questo modo possiamo vedere come la respirazione si coordina con il resto dei movimenti.
Dal report possiamo apprezzare come Tatjana non sia solo l’atleta con la respirazione più ritardata, ma anche quella con il tempo di respirazione più veloce, quest’ultimo punto è difficile da notare solo guardando il video.
Un Nuovo modo di respirare
Nel report possiamo vedere questi dati nei grafici e nella tabella riassuntiva al lato destro dei grafici, possiamo vedere i tempi delle varie fasi, respirazione e il ritardo della stessa respirazione dall’inizio della bracciata e anche in percentuale rispetto al tempo del ciclo per poterne apprezzare maggiormente il valore.
Possiamo vedere che Tatjana è la sola a respirare durante la fase di recupero delle braccia.
Questo accorgimento tecnico non è sicuramente qualcosa di nuovo, ma in questo caso potrebbe essere la chiave della nuotata della Schoenmaker.
Non tanti nuotatori sono in grado di adottare questa tecnica, chi lo fa di solito utilizza una bassa frequenza di nuotata. Quando la frequenza sale diventa più difficile effettuare la respirazione ritardata. Tatjana Schoenmaker è in grado di farlo in modo esemplare.
Grazie alla respirazione ritardata l’atleta è in grado di effettuare la trazione, cioè la parte propulsiva della bracciata, con il corpo in posizione assolutamente orizzontale.
In questo modo, quindi, è in grado di utilizzare una grande percentuale della forza che applica all’acqua per spostare il corpo avanti, perdendone solo una piccola percentuale. La respirazione si coordina con la bracciata. Le altre atlete iniziano a respirare prima, durante la fine della trazione, in questo modo il corpo risulta inclinato durante quest’ultima parte, aumentando l’attrito di avanzamento.
Il fatto che la tecnica di nuotata sia correlata alla frequenza di nuotata non è più un grande segreto, questo significa che a frequenze diverse è possibile adottare soluzioni tecniche differenti.
Una soluzione comune, quando la frequenza è bassa è cercare di inserire il colpo di gambe dopo il recupero delle braccia in avanti in modo da avere il corpo in posizione orizzontale durante il colpo di gambe stesso e ridurre al minimo l’attrito di avanzamento.
Quando la frequenza diventa più alta questa soluzione non è più efficace per una serie di ragioni (clicca qui per un confronto con Adam Peaty).
IL SEGRETO DI TATJANA
La nuova detentrice del record del mondo Tatjana Schoenmaker riesce a respirare durante il recupero della bracciata, come già descritto, e grazie alla sua respirazione rapida riesce anche a calciare quando il corpo è di nuovo orizzontale. Il secondo punto di questa strategia è utilizzato anche dalle altre atlete.
GESTIONE DELLA GAMBATA
A questo punto si potrebbe pensare che tutto quello che abbiamo descritto sia il punto chiave della campionessa Olimpica… ma… un’attenta analisi dei dati possiamo vedere qualcos’altro molto interessante che ci mostra il gran de lavoro fatto da Tatjana Schoenmaker e dal suo allenatore Rocco Meiring.
La gestione del colpo di gambe ha un’evoluzione precisa durante la gara.
Se controlliamo i tempi di esecuzione della fase propulsiva del colpo di gambe per le quattro atlete possiamo notare come i valori cambiano nel corso della gara.
Lilly King è abbastanza regolare nei primi tre 50m, con un leggero aumento dei tempi, nell’ultimo l’aumento è maggiore.
Lilly King |
Recovery Kick | Propulsive Kick | Passive Kick |
1° 50m | 00:00.23 | 00:00.26 | 00:01.04 |
2° 50m | 00:00.30 | 00:00.28 | 00:00.95 |
3° 50m | 00:00.32 | 00:00.29 | 00:00.85 |
4° 50m | 00:00.33 | 00:00.34 | 00:00.63 |
Annie Lazor riduce il tempo dalla fase propulsiva dal secondo 50m in poi, nel primo 50m è più veloce, probabilmente perché siamo all’inizio della gara.
Annie Lazor |
Recovery Kick | Propulsive Kick | Passive Kick |
1° 50m | 00:00.28 | 00:00.28 | 00:01.20 |
2° 50m | 00:00.35 | 00:00.32 | 00:01.03 |
3° 50m | 00:00.24 | 00:00.26 | 00:01.19 |
4° 50m | 00:00.31 | 00:00.23 | 00:00.97 |
Evegeniia Chikunova è molto costante, con minime variazioni.
Evgeniia Chikunova |
Recovery Kick | Propulsive Kick | Passive Kick |
1° 50m | 00:00.36 | 00:00.41 | 00:00.99 |
2° 50m | 00:00.36 | 00:00.43 | 00:01.05 |
3° 50m | 00:00.45 | 00:00.42 | 00:01.01 |
4° 50m | 00:00.36 | 00:00.43 | 00:00.76 |
Tatjana Schoenmaker è molto costante, solo il primo 50m un po’ più veloce.
Tatjana Schoenmaker |
Recovery Kick | Propulsive Kick | Passive Kick |
1° 50m | 00:00.50 | 00:00.27 | 00:00.81 |
2° 50m | 00:00.51 | 00:00.31 | 00:00.92 |
3° 50m | 00:00.40 | 00:00.32 | 00:00.82 |
4° 50m | 00:00.29 | 00:00.32 | 00:00.72 |
Abbiamo già notato l’evoluzione della frequenza delle quattro atlete e che nell’ultimo 50m la aumentano. Quindi, chi tiene gli stessi valori di fase propulsiva del colpo di gambe e velocizza il tempo del ciclo di bracciata significa che va a tagliare i tempi da altre fasi dello stesso colpo di gambe.
Lilly King fa qualcosa di interessante, sfortunatamente non proprio ottimale, nell’ultimo 50m, probabilmente per la stanchezza.
Rallenta la fase propulsiva del colpo di gambe, rallenta anche il recupero delle gambe e accorcia il tempo della fase passiva/scivolamento. Nello stesso momento velocizza la frequenza del ciclo di nuotata, è facile capire che in questo modo è impossibile utilizzare le gambe in modo efficace.
conclusioni
La soluzione della Schoenmaker è la più bella ed efficiente, riesce a mantenere costante il tempo della fase propulsiva del colpo di gambe, ridurre il tempo di recupero delle gambe e mantenere il tempo della fase passiva/scivolamento. In questo modo non deve modificare la meccanica di spinta e scivolamento quando aumenta la frequenza.
La coordinazione della nuotata a rana è correlata alla frequenza, ampiezza e velocità. Al cambiare di questi parametri varia la coordinazione.
I 200m rana donne alle Olimpiadi ci ha dato la possibilità di parlare di rana, apprezzare quattro fantastiche atlete e di analizzare tecniche di nuotata differenti. Grazie ragazze, grazie Tatjana Schoenmaker e Rocco Meiring.
THIS STORY COMES FROM STEFANO NURRA
- Analyst of Turkish Swimming Federation
- Analyst of Energy Standard
- Owner and Founder of Swim Lab
- [email protected]