Un Membro dell’IOC (Comitato Olimpico Internazionale), Dick Pound, ex nuotatore olimpico canadese, ha dichiarato alla Associated Press che le Olimpiadi del 2020 hanno più probabilità di essere annullate che rinviate (o spostate) nel caso in cui l’epidemia di coronavirus COVID-19 non sia sotto controllo.
C’è una finestra di due o tre mesi per prendere una decisione. Il CIO dunque, potrebbe avere tempo fino a maggio per agire.
Dichiara Puond:
“In quel periodo, la gente si chiederà: I controlli sono sufficienti al punto che possiamo essere sicuri di andare a Tokyo o no?”.
“Molte cose devono iniziare ad accadere [man mano che i Giochi si avvicinano]. Devi iniziare ad aumentare la sicurezza su cibo, Villaggio Olimpico, hotel. I media lavoreranno lì dentro ed inizieranno a costruire i loro studi”.
Inoltre, secondo Pound, un rinvio dell’intera manifestazione non è possibile. E’ più plausibile aspettarsi una cancellazione.
“Semplicemente non si rimanda qualcosa della portata delle Olimpiadi. Ci sono così tante parti in movimento, così tanti paesi, stagioni agonistiche e televisive. Non si può dire: “Lo faremo in ottobre”.
Pound ha invitato gli atleti a procedere secondo i propri piani e a non preoccuparsi di gareggiare in una situazione di pericolo.
“Per quanto ne sappiamo tutti, voi sarete a Tokyo”, ha detto Pound.
“Tutte le indicazioni che abbiamo ora ci dicono che sarà tutto come programmato. Quindi rimanete concentrati sul vostro sport e siate sicuri che il CIO non vi manderà in una situazione di pandemia”.
La situazione odierna del coronavirus conta oltre 81 mila contagiati. In Italia si registrano 322 contagi e 10 decessi