Massimiliano Rosolino, una medaglia d’oro alle Olimpiadi di Sidney del 2000, un argento, due bronzi olimpici, parla a “Il Mattino” del provvedimento governativo di sospensione delle attività di piscine e palestre emanato ieri, 25 Ottobre 2020.
Questa mattina, il campione azzurro, Cavaliere e Commendatore al merito della Repubblica, commenta la decisione di chiudere gli impianti per 30 giorni. Dichiara al quotidiano:
Dimostrazione evidente che lo sport non conta niente, secondo gli estensori di tale decisione. Da sempre si predica il valore preventivo dello sport nelle scuole, così come le campagne di sensibilizzazione al movimento. I medici suggeriscono vivamente l’attività fisica per limitare patologie gravi (cardiopatie, tumori, morbo di Alzheimer, ipertensione, stress). E poi si chiudono le piscine. Significa non avere rispetto dello sport e dell’economia, della trasparenza, dell’entusiasmo che porta a tuffarsi da un blocchetto.
Da sportivo che non ha mai detto ufficialmente addio al nuoto, Rosolino si sofferma sull’impegno ed il sacrificio che tanti ragazzi immettono nel proprio sport.
Svegliarsi presto, apprezzare l’acqua fredda, puntare in alto, amare l’impegno quotidiano, fatto anche di sacrifici, può essere svolto in sicurezza
Si sofferma poi nello specifico. La misura adottata dal Governo, per il Campione, non è quella adatta.
Chiudere non è economicamente la soluzione più adeguata.
Le piscine hanno bisogno di vivere.
Interrompere per un mese, vuol dire spegnere la struttura per 90 giorni. L’impianto, in questo periodo, va svuotato del tutto oppure si è costretti ad impiegare tonnellate di cloro, con aggravio di spese notevoli non sostenibili da parte dei gestori.
L’intervista si chiude con una speranza.
Confido in chi ci rappresenta e nella tutela dei nostri addetti ai lavori. Il ministro della Salute ci ha dato un po’ di speranza. La speranza è vana però, se si gonfiano le ruote e si scassa il motore. Dare il contentino è certamente importante e meglio di niente a tutti gli operatori del settore. Se la piscina veramente chiude, allora si dissolvono definitivamente le speranze.
Potete leggere l’intervista integrale qui