Due terzi degli sponsor olimpici non sono sicuri di confermare la sponsorizzazione in seguito al rinvio delle Olimpiadi di Tokyo del 2020. Lo rivela un sondaggio pubblicato dall’emittente pubblica giapponese NHK. Ricordiamo che i Giochi Olimpici di Tokyo 2020 si terranno dal 23 luglio all’8 agosto 2021.
Tra i fattori che contribuiscono all’indecisione vi sono:
Gli esperti di virologia, sia in Giappone che all’estero, hanno sostenuto che qualsiasi cambiamento in negativo della curva pandemica del coronavirus potrebbe ancora mettere a repentaglio lo svolgimento delle Olimpiadi.
OLIMPIADI 2020 – SPONSOR
Attualmente, il comitato organizzatore di Tokyo 2020 riconosce 80 sponsorizzazioni. Tra queste:
- Coca-Cola
- Airbnb
- Alibaba
- Atos
- Bridgestone
- Dow
- GE
- Intel
- Omega
- Panasonic
- P&G
- Samsung
- Toyota
- Visa
Secondo il partner CIO Rob Prazmark, tutti gli sponsor sono tenuti a pagare almeno 200 milioni di dollari per ogni ciclo olimpico. Tuttavia, molti dei principali contratti superano questo importo. Ad esempio, Toyota ha pagato la cifra record di 835 milioni di dollari per il suo accordo di sponsorizzazione che va dal 2017 al 2024.
Prima del rinvio, si stimava che i Giochi di Tokyo avrebbero portato a un record di 3 miliardi di dollari di entrate da sponsorizzazioni. E’ la cifra più alta mai registrata per un’edizione delle Olimpiadi. Per un confronto, i Giochi Olimpici di Rio del 2016 hanno avuto solo circa 1 miliardo di dollari di entrate da sponsorizzazioni.
Attualmente, il comitato di pianificazione di Tokyo 2020 stima che il budget totale per ospitare i Giochi sia di circa 12,6 miliardi di dollari. Il costo stimato per il rinvio supererà gli 800 milioni di dollari.
Ad Aprile, l’esperto giapponese di virologia Kentaro Iwata ha avvertito che, se ci dovesse essere un nuovo focolaio di COVID-19 le Olimpiadi potrebbero essere cancellate.
Su questa possibilità il Presidente Bach ha dichiarato: “Tutto questo dipenderà dagli sviluppi dei prossimi mesi. Mancano ormai 1 anno e 2 mesi. È troppo presto per trarre conclusioni adesso”.