Le medaglie rubate nella notte tra venerdì e sabato alla campionessa mondiale Francesca Dallapè sono state ritrovate.
Alcuni malviventi si sono introdotti nell’abitazione della Dallapè. Mentre la tuffatrice rientrava a casa con la figlia Ludovica, aveva scorto le sagome dei ladri, scappando fuori dall’abitazione.
Soltanto al rientro a casa aveva rilevato che era state prelevate tutte le medaglie internazionali, come la stessa Francesca ha dichiarato ieri:
“Non vi descrivo il disastro.
Tutto sotto sopra, mi sono sentita violata nella mia intimità, ma la cosa più brutta è stato scoprire cosa avevano portato via.
Le medaglie più importanti della mia carriera: 8 ori europei, 2 argenti mondiali e la medaglia olimpica..tutte quante!!!!
Mi sono sentita portare via tutto.
La fatica, anni di lavoro duro, i miei ricordi e momenti di gioia ed emozione.
Quelle medaglie non hanno alcun valore economico ma hanno un valore affettivo, morale.
Le custodivo con gelosia in un cofanetto”.
Oggi pomeriggio, in un comunicato stampa, la Federazione Italiana Nuoto ha dato la notizia del ritrovamento del cofanetto:
Il cofanetto è stato trovato abbandonato in un cespuglio e la polizia ha recuperato la refurtiva.
Il Presidente Paolo Barelli, […] ha ricevuto rassicurazioni dall’atleta di essere tornata in possesso della refurtiva grazie all’intervento tempestivo delle forze dell’ordine.
Le medaglie hanno un valore intrinseco incommensurabile.
Sono il simbolo di sacrifici, allenamenti, forza, coraggio, passione. Soprattutto rappresentano il loro valore etico che va ben al di là di quello materiale.
Per questo va un plauso alla Polizia immediatamente operativa per ritrovare la refertiva forse abbandonata anche per il senso di rimorso provato dai malviventi pentiti del loro gesto.