Kate Douglass, medaglia d’oro olimpica nel nuoto, è recentemente apparsa nel celebre podcast People I Mostly Admire, condotto dal noto economista Steven Levitt, co-autore del best-seller Freakonomics. Nell’intervista, Douglass ha condiviso dettagli inediti sulla sua carriera nel nuoto, sul suo impegno accademico nella scienza dei dati e su come riesca a combinare queste due aree apparentemente distanti.
Douglass ha inizialmente espresso qualche perplessità sulle strutture olimpiche di Parigi 2024. Parlando dell’arena La Défense, ha spiegato che la squadra USA è rimasta “leggermente delusa” all’arrivo in piscina e ha sottolineato come i materassi nel villaggio olimpico non fossero del tutto adeguati per gli atleti.
Successivamente, l’atleta ha ripercorso la gara che le ha consentito di conquistare l’oro nei 200 metri rana a Parigi. Levitt ha elogiato la forza delle sue virate, che le hanno permesso di staccare ad ogni muro la medaglia d’argento Tatjana Schoenmaker. Douglass ha attribuito questa abilità al suo allenamento in palestra, in particolare agli esercizi di “box jump” che rafforzano i muscoli necessari per spingere in fase di virata.
L’intervista ha poi toccato gli interessi accademici di Douglass, laureata magistrale in statistica presso l’Università della Virginia. Douglass, insieme al suo relatore, il professor Ken Ono, ha contribuito a studi che uniscono il nuoto e l’analisi dei dati. Ono, che partecipa una volta al mese agli allenamenti, raccoglie dati dai nuotatori con accelerometri, analizzati successivamente dal suo team, tra cui la stessa Douglass, per individuare possibili miglioramenti. Douglass ha ammesso di preferire non lavorare direttamente con i suoi dati, preferendo invece mantenere un approccio più intuitivo durante le gare.
Attualmente, la campionessa olimpica utilizza l’accademia per distogliere la mente dalla pressione della carriera sportiva, ma ha rivelato di voler proseguire in futuro esclusivamente nella scienza dei dati. La nuotatrice ha in programma di competere fino alla stagione 2024-2025, con la possibilità di estendere l’impegno al 2025-2026 e una chance del 50% di partecipare alle Olimpiadi di Los Angeles 2028. In tal caso, ha dichiarato, il 2028 segnerebbe comunque il suo ultimo anno da professionista.
L’episodio è stato pubblicato poco prima del recente record mondiale stabilito da Douglass nei 200 metri rana in vasca corta.
Levitt, docente di economia all’Università di Chicago, è noto a livello mondiale grazie al suo libro del 2005, Freakonomics, che ha venduto oltre cinque milioni di copie, avvicinando il grande pubblico al pensiero economico con uno stile divulgativo e innovativo.