Il nuotatore paralimpico britannico Will Perry ha condiviso un post su Instagram denunciando un avvenimento che, purtroppo, è per lui molto comune.
Dopo aver avuto una giornata frustrante, è andato al negozio di alimentari, sperando per un viaggio tranquillo per comprare da mangiare. Lì è stato ridicolizzato a causa della sua altezza da 3 ragazze adolescenti.
Questo lo ha spinto a pubblicare un post dove chiede che il bullismo nei confronti delle persone affette da nanismo, cessi.
LO SFOGO DI WILL PERRY
Non avrei mai pensato di dover scrivere questo e non sono davvero sicuro di come iniziare.
Sono troppo arrabbiato per essere formale, ma penso che questo debba essere detto e ho bisogno di essere aperto.
9 volte su 10 quando esco in pubblico posso sopportare l’abuso, le risate che mi fissano ecc.
Ma quando hai quei brutti giorni e tutto quello che vuoi fare è solo prendere del cibo al tuo supermercato locale e andare a casa a rilassarti, questo è qualcosa che non è possibile per me e per altri come me.
Avevo avuto uno di quei giorni stasera quando entrando nel negozio.
Tre ragazze probabilmente intorno ai 16 anni sono scoppiate a ridere, “omg c’è un fottuto nano”.
Urlare non è difficile da sentire. Una era quasi isterica. In totale onestà volevo piangere.
Ci sono così tante occasioni in cui mi viene costantemente ricordato che per alcuni la mia presenza nella vita è uno scherzo. Io che vivo la vita per alcuni è davvero esilarante.
Perché dovrebbe essere così?
Devo notare che questo non è in realtà un incidente così estremo rispetto a quello che possiamo subire in pubblico, ma mi ha portato oltre il limite.
Parlando con altri so che non succede solo a me.
Succede a tutti quelli che sono nani.
I media e la politica e le piattaforme sociali danno così tanta attenzione a Black Lives Matter, a vivere tra tutte le forme di religione e innumerevoli altri problemi seri con la società di oggi con cui siamo arrivati così lontano.
Tutti però ridono di persone come me e voglio che finisca.
Questo potrebbe sembrare un po’ sproloquioso e mi scuso per la negatività, ma forse questo è l’unico modo per aprire gli occhi a tutti sulla vera vita da nano.
Non sto cercando compassione.
Sto cercando un cambiamento in meglio.
Dopo aver pubblicato il post, Willy Perry ha partecipato ad una puntata del podcast di SwimSwam, con il collega Coleman Hodges.
Con lui ha condiviso le difficoltà legate alla sua condizione.
Dichiara Will:
” Siamo arrivati così lontano soprattutto negli ultimi due anni. C’è più amore e rispetto per la diversità. Si pensi al razzismo, all’omosessualità. Tutto questo è fantastico.
Ma su di noi?
Noi abbiamo davvero bisogno di quell’amore e supporto. Noi soffriamo in silenzio”