Il comitato esecutivo del CIO (Comitato Olimpico Internazionale) ha proposto una nuova tabella di marcia strategica, l’Agenda Olimpica 2020+5, che include 15 raccomandazioni chiave. Il CIO voterà l’Agenda Olimpica durante la sessione del CIO di marzo.
La proposta prende il nome dalla “Olympic Agenda 2020“, che ha guidato l’organizzazione per sei anni fino al 2020.
Il nuovo piano regolerà i prossimi cinque anni, da cui l’aggiunta “+5” al suo titolo.
LE 15 PROPOSTE
- Rafforzare l’unicità e l’universalità delle Olimpiadi
- Promuovere Olimpiadi sostenibili
- Rafforzare le responsabilità degli atleti
- Continuare ad attrarre i migliori atleti
- Rafforzare ulteriormente lo sport sicuro e la protezione degli atleti puliti
- Migliorare e promuovere la strada verso i Giochi Olimpici
- Coordinare l’armonizzazione del calendario sportivo
- Aumentare l’impegno digitale con le persone
- Incoraggiare lo sviluppo degli sport virtuali e impegnarsi ulteriormente con le comunità di videogiochi
- Rafforzare il ruolo dello sport come importante strumento per gli obiettivi di sviluppo sostenibile delle Nazioni Unite
- Rafforzare il supporto ai rifugiati e alle popolazioni colpite dallo sfollamento
- Andare oltre la comunità olimpica
- Continuare a dare l’esempio nella cittadinanza aziendale
- Rafforzare il movimento olimpico attraverso la buona governance
- Innovare i modelli di generazione delle entrate
Alcuni sono di particolare interesse per il nuoto. In particolare il punto 3 comprende l’istituzione di un “Dipartimento degli atleti” all’interno dell’amministrazione del CIO. I diritti e le responsabilità degli atleti diventeranno una questione più pressante nel nuoto solo con il lancio della International Swimmers Alliance, che prevede di rappresentare gli atleti nei negoziati con gli organi di governo come il CIO.
La raccomandazione #4 si impegna ad attrarre i migliori atleti alle Olimpiadi.
Un punto molto interessante se ricordiamo che soltanto pochi anni fa la FINA aveva minacciato di escludere i migliori nuotatori dalle Olimpiadi per aver partecipato a un evento non FINA, l’Energy For Swim 2018. Quell’incontro venne organizzato dalla leadership della International Swimming League. FINA e ISL hanno continuato a lottare per il potere all’interno dello sport negli anni successivi.
- Potete leggere il riassunto della questione qui.
Altro aspetto molto importante è il punto 7. Coordinare l’armonizzazione della pianificazione degli eventi prevede di garantire che gli atleti abbiano una voce nell’organizzazione dei calendari sportivi.