Emre Sakci Discute Sulla Squalifica Ai Mondiali E Sul Record Del Mondo

Giusy Cisale
by Giusy Cisale 0

January 10th, 2022 Italia

Il ranista Emre Sakci ha avuto un mese di Dicembre alquanto movimentato.

Ai Campionati del mondo in vasca corta è stato squalificato sia nei 50 che nei 100 metri rana maschili. Pochi giorno dopo la conclusione dei mondiali, ha partecipato al campionato nazionale nella sua Turchia.

Qui è diventato non solo l’uomo più veloce della storia nei 50 metri rana maschili, ma anche il primo ad aver abbattuto la barriera dei 25 secondi, siglando il Record del mondo in 24.95.

Sacki ha esaminato le ultime settimane. In particolare, sulla squalifica ai Mondiali ha dichiarato a SwimSwam:

“Non sono d’accordo con la decisione”.

“Entrambe le decisioni di squalifica sono state date a causa di una gambata a delfino. Quando si esaminano tutti i record del mondo fino ad oggi, si può vedere che la maggior parte delle gare è fatta con movimenti all’altezza della vita. Anche alle Olimpiadi c’erano telecamere subacquee. Molti nuotatori di alto livello hanno gareggiato lì e sono venuti al campionato del mondo, dove poi c’è stato un record di squalifiche.

“Cosa è successo in questo periodo di tempo così breve? Pensate che tutti questi nuotatori altamente qualificati abbiano dimenticato come si nuota?”

L’USO DELLE TELECAMERE SUBACQUEE

La FINA ha approvato l’uso di telecamere subacquee per confermare o annullare le squalifiche prima dei giochi olimpici di Tokyo. Le Olimpiadi in Giappone hanno rappresentato la prima volta del loro utilizzo. I Mondiali, la seconda.

Sakci dice che è favore dell’uso dei video subacquei. Tuttavia, bisognerebbe avere più telecamere per coprire la totalità di ogni gara da tutte le angolazioni. In questo modo si può offrire chiarezza sulle decisioni che vengono prese.

Suggerisce anche di rimuovere la possibilità di eseguire la gambata a delfino per eliminare tutti i dubbi interpretativi.

“Tutta la gara dovrebbe essere registrata con telecamere subacquee e sopra l’acqua contemporaneamente dopo il fischio. Non solo da un angolo, ma l’intera gara dovrebbe essere esaminata (partenza, nuotata, virata, arrivo). Inoltre dovrebbe essere condivisa con il mondo in modo trasparente”.

“Tutte le gare internazionali, comprese quelle accreditate, dovrebbero essere registrate ed esaminate da esperti”.

“La FINA dovrebbe stabilire uno standard chiaro in modo che le decisioni da prendere nello stile a rana non siano aperte all’interpretazione. Se necessario, rimuovere tutti i calci a delfino consentiti nello stile a rana”.

LA NUOTATA DA RECORD DEL MONDO

Per quanto riguarda il suo record del mondo, Sakci dice che si è trattenuto all’arrivo del suo record del mondo per paura che venisse interpretato male.

Secondo il primatista mondiale, il modo in cui scivola e si tocca il muro è percepito come un calcio a delfino, anche se non è ciò che si fa nella realtà.

Sul punto dice:

“Per evitare qualsiasi speculazione, ho dovuto rallentare negli ultimi metri del traguardo nella gara che ho battuto il record in modo che anche un non nuotatore possa capire”.

“Al campionato del mondo, la mossa che ho fatto a causa del mio svantaggio di altezza è stata percepita come un calcio a delfino”.

Sakci è alto due metri e 3 centimetri. Se si guarda il video della gara in cui ha battuto il record del mondo, si nota che chiude la distanza con una bracciata completa, evitando qualsiasi potenziale problema con la scivolata.

Parlando del record, Sakci ha detto che stabilirlo al di fuori dei Campionati del Mondo “non lo ha soddisfatto”.

Sperava di farlo ai Mondiali, e avrebbe preferito farlo nell’ISL o nei Campionati Europei.

OBIETTIVI FUTURI

Sui futuri obiettivi ha detto:

“Il mio obiettivo più grande è quello di forzare i miei limiti; il nostro obiettivo era di nuotare sotto i 25 secondi.

“Quando punti a battere un record, in realtà ti limiti. Quando punti a sviluppare te stesso, i risultati diventano migliori. Il mio allenamento futuro sarà incentrato sulla spinta dei miei limiti”.

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 GIUSY  CISALE A law graduate, and attorney for 15 years while devoting herself to running her swimming-focused blog, Scent of Chlorine. In 2015, she collaborated with Italian swimming news websites before joining SwimSwam in 2017. She loves swimming from every point of view and in 2016  became an official of the Italian …

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