Il nuoto è uno sport olimpico fin dalla prima edizione dei Giochi nel 1896, ma gli eventi acquatici non sono sempre stati uguali a quelli di oggi.
A parte i cambiamenti più ovvi, come il passaggio dalle acque libere alle piscine e l’inclusione delle nuotatrici, nei primi anni delle Olimpiadi c’era una gara che oggi viene spesso dimenticato: la gara dei 200 metri a ostacoli.
La gara dei 200 metri a ostacoli ha partecipato a una sola Olimpiade, facendo la sua prima e ultima apparizione ai Giochi del 1900, ed è ormai caduta nell’oblio.
La gara di nuoto prevedeva che i concorrenti affrontassero tre ostacoli distribuiti lungo il percorso: prima dovevano scavalcare un palo, poi dovevano scavalcare una fila di barche prima di nuotare sotto un’altra fila di barche.
La gara, che si è svolta in semifinale e finale nell’arco di due giorni, si è svolta nel fiume Senna, il che significa che i concorrenti hanno dovuto affrontare una forte corrente come quarto ostacolo non ufficiale. Gli unici concorrenti in gara alle Olimpiadi del 1900 erano uomini, poiché le donne iniziarono a nuotare alle Olimpiadi solo nel 1912.
Solo 12 persone parteciparono all’evento e l’australiano Frederick Lane si aggiudicò la medaglia d’oro con il tempo di 2:38.40.
La gara fu interrotta dopo i Giochi di Parigi ed è una delle quattro gare di nuoto ad essere stata cancellata dopo una sola partecipazione, insieme ai 100 metri per i marinai, alla nuotata subacquea e al tuffo per la distanza.