Il CIO ha approvato l’inno che accompagnerà gli atleti russi durante le Olimpiadi di Tokyo.
La canzone popolare precedentemente proposta era stata rifiutata poiché ritenuta non adatta. Si trattava del noto motivo popolare “Katyusha” che inneggiava al sistema sovietico della seconda guerra mondiale.
La Corte di arbitrato per lo sport dichiarò la canzone inadatta, poichè ‘qualsiasi inno legato alla Russia’ non poteva essere utilizzato ai Giochi.
Adesso il Comitato Olimpico Internazionale ha approvato un estratto dal Concerto per pianoforte e orchestra di Pyotr Tchaikovsky no. 1. Potrà essere utilizzato al posto dell’inno nazionale russo per i giochi olimpici di questa estate.
Secondo i termini della decisione della Corte di Arbitrato per lo Sport (CAS), che ha dimezzato la pena quadriennale di sanzioni inizialmente imposta dall’Agenzia mondiale antidoping (WADA), gli atleti russi possono competere ai Giochi Olimpici e ai campionati Mondiali solo come neutrali. Sono banditi la bandiera, l’inno e i simboli.
La sanzione impedisce alla squadra russa di partecipare con il nome Russia e di suonare l’inno nazionale nelle manifestazioni fino al 2022. La Russia ha mantenuto il diritto di ospitare eventi come i Campionati europei di vasca corta 2021 di Kazan.
Analogamente a quanto successo alle Olimpiadi invernali di Pyeongchang 2018, gli atleti russi potranno competere ma con un nome diverso. Gli atleti gareggeranno come “Comitato Olimpico Russo” e useranno l’acronimo ROC
- leggi il nostro approfondimento qui