Cate Campbell, ex-nuotatrice olimpionica australiana, ha subito una rottura del legamento crociato anteriore (ACL) durante una sessione di sci in Giappone. L’incidente è avvenuto il 17 gennaio scorso sulle piste del Monte Kenashi, una montagna di 1.964 metri a ovest di Tokyo.
Campbell, 32 anni, ha raccontato l’esperienza sui social media con un tono ironico: “Sono sopravvissuta alla mia discesa, ma il mio ACL no”. Durante la sua prima discesa su una pista nera, uno sci è rimasto bloccato, provocando un “pop” al ginocchio destro. È stata soccorsa dal personale della pista e trasportata con una barella protetta da una copertura, che lei ha scherzosamente descritto come una “sacca per cadaveri”.
Tra i commenti dei colleghi spiccano le parole della sorella Bronte Campbell, anch’essa olimpionica, che ha scritto: “Sono contenta che tu stia bene, ma sono più contenta che qualcuno abbia filmato tutto”, ed Emma McKeon, che ha ammesso di aver pensato inizialmente che fosse un meme.
La Campbell si è sottoposta a un intervento chirurgico il giorno successivo. L’infortunio arriva pochi mesi dopo l’annuncio del suo ritiro dal nuoto competitivo, avvenuto la scorsa estate, quando ha rinunciato al tentativo di partecipare alla sua quinta Olimpiade.
Durante la sua carriera, Campbell è riuscita a mantenersi relativamente in salute grazie alla sua prudenza. Tuttavia, ora che si è ritirata, ha deciso di abbracciare più rischi, come testimonia il recente incidente. Lo scorso novembre, si era già sottoposta a un intervento chirurgico alla spalla per migliorare la qualità della vita dopo il ritiro, e in passato ha affrontato danni legati a un contraccettivo inserito nel braccio sinistro per gestire il ciclo durante le competizioni.