La data dell’udienza per il ricorso di Shayna Jack contro la sospensione di 4 anni per doping alla Corte di Arbitrato per lo Sport (CAS) è stata tenuta segreta su richiesta di tutte le parti. L’informazione è stata data oggi direttamente a SwimSwam.
Il mese scorso, la nuotatrice australiana ha rilasciato una dichiarazione completa sul suo account personale di Instagram.
“Ora inizia la vera lotta. Oggi ho ricevuto un ulteriore avviso in relazione alla mia udienza al CAS“. Questo quanto dichiarato nel post del 17 Maggio.
Da allora, SwimSwam ha contattato il CAS per capire l’esatta tempistica dell’udienza di Jack. La risposta è stata che la data dell’udienza non sarebbe stata resa pubblica.
Il CAS, alla nostra richiesta ha risposto:
“Vi informiamo che per questa procedura è stata fissata una data di udienza. Tuttavia, su richiesta delle parti e dell’arbitro responsabile del procedimento, la data non sarà comunicata”.
Shayna Jack ha ricevuto una squalifica di quattro anni dalla Australian Sports Anti-Doping Authority (ASADA). La nuotatrice di Brisbane era tornata a casa in Australia nel mezzo del raduno di rifinitura prima del mondiale di Gwangjiu la scorsa estate. All’epoca aveva affermato che il suo passo indietro era dovuto a “motivi personali”. Successivamente è emerso che Jack risultava positiva alla sostanza vietata Ligandrol.
Avvero quella decisione, la Jack ha proposto ricorso dinanzi alla Corte di Arbitrato dello Sport.
La sospensione di quattro anni comminata è la massima sanzione prevista ed implica che non solo non è stata in grado di dimostrare una fonte di contaminazione, ma che non è stata in grado di convincere l’Associazione Antidoping australiana (ASADA) che la sua ingestione è stata accidentale.