Alice Tait è un ex campionessa australiana. Ha conquistato tre medaglie olimpiche in staffetta e si è ritirata nel 2012 dopo aver mancato la qualificazione alle Olimpiadi di Londra.
Nel podcast “Inside with Brett Hawke” di venerdì sera, la medaglia olimpica australiana Alice Tait ha spiegato il concetto di “reverse cycling“. Secondo la Tait il metodo può essere applicato al nuoto in questo periodo di ritorno agli allenamenti dopo lo stop causato dalla pandemia COVID-19.
il reverse cycling
Letteralmente “ciclo al contrario”, il metodo inverte il consueto ciclo di allenamento. Utilizzato dall’ex capo allenatore dell’Australian Institute of Sport, Shannan Rollason, si mette primo piano il lavoro sulla velocità, seguito dal lavoro sulla distanza e sulla resistenza.
Afferma Tait:
“Non inizieremmo subito con la resistenza e la distanza per rimetterci in forma. Andremmo direttamente in velocità”.
Nel podcast, Alice Tait porta come esempio un set da 8×25 al massimo intervallati da un 400 stile di recupero. Afferma inoltre:
“E poi, dopo tre o quattro settimane così, si lavorava un po’ di distanza e di soglia”. “Dopo si tornava alla velocità di cui avevamo la memoria muscolare, e avevamo la forma fisica dietro di essa. Sarebbe stato davvero un buon test per vedere come saremmo migliorati rispetto alle fasi iniziali”.
Un metodo che può essere usato sia per gli uomini che per le donne.
“Non importa di quale genere siate e in che modo lo affrontiate. Questo non dovrebbe avere alcuna influenza sul modo in cui strutturereste un programma di sviluppo della velocità e dello sprint”.
Alice Tait dice inoltre che questo è un buon metodo per tornare in forma dopo una vacanza di due settimane, oppure dopo uno stop di tre mesi.
Il video completo è disponibile qui: