Ahmed Hafnaoui, campione olimpico a Tokyo 2020 nei 400 stile libero, è stato sospeso per 21 mesi dalla World Aquatics Integrity Unit a causa di tre mancate reperibilità per i controlli antidoping.
La sanzione, che fa seguito alla sospensione provvisoria annunciata lo scorso anno, è effettiva dall’11 aprile 2024 fino al 10 gennaio 2026. Hafnaoui, 22 anni, ha ammesso la violazione del regolamento.
Tre mancate reperibilità
Come previsto dal sistema antidoping, gli atleti di alto livello devono mantenere aggiornate le proprie informazioni sulla localizzazione tramite una piattaforma online, per permettere test a sorpresa. La mancata reperibilità in tre occasioni nell’arco di 12 mesi costituisce una violazione.
Secondo fonti vicine al caso, due dei test sarebbero stati mancati mentre Hafnaoui si trovava negli Stati Uniti per allenarsi, il terzo una volta rientrato in Tunisia, dopo aver affrontato problemi di visto. Più recentemente, Hafnaoui si stava allenando in Francia, sotto la guida del tecnico Philippe Lucas, insieme ad Ahmed Jaouadi e Rami Rahmouni.
Al momento, è uno dei soli due nuotatori inseriti nella lista dei sospesi per violazioni legate alle reperibilità. L’altra è Viktoria Gunes, olimpionica turca squalificata per due anni nel 2023.
Dall’oro olimpico al ritiro da Parigi
Hafnaoui aveva sorpreso il mondo vincendo l’oro nei 400 stile libero ai Giochi di Tokyo, nuotando in 3:43.36 dalla corsia 8. Il suo miglior crono, 3:40.70, nuotato ai Mondiali 2023 di Fukuoka, lo colloca al 6° posto nella classifica all-time della specialità.
Dopo un periodo difficile, con problemi fisici e burocratici, aveva scelto di non partecipare ai Giochi Olimpici di Parigi 2024, anche a seguito della deludente prestazione ai Mondiali 2024 in Qatar, dove non ha raggiunto alcuna finale.
Durante la stagione 2023-2024 ha frequentato l’Indiana University, senza però completare la stagione NCAA per via di questioni di eleggibilità. Dopo soli due meeting, si era trasferito in California per allenarsi con Mark Schubert. La sua ultima gara risale ai Mondiali di febbraio 2024, dove ha chiuso al 17° posto nei 400 e nei 1500 stile, e al 18° negli 800.
La sospensione chiude temporaneamente il percorso di un talento brillante, che aveva saputo imporsi sul palcoscenico mondiale con tenacia e determinazione.