La International Swimming League (ISL) e un gruppo di nuotatori professionisti guidati da Tom Shields e Katinka Hosszu andranno avanti con una causa contro World Aquatics dopo la sentenza della Corte d’Appello degli Stati Uniti.
L’annosa causa antitrust è stata intentata nel 2018, con l’ISL e i nuotatori che accusavano World Aquatics di limitare la loro capacità di competere.
Nelle procedure si sostiene che il blocco da parte di World Aquatics della competizione Energy For Swim 2018 e la minaccia di sospensioni degli atleti che vi partecipassero, hanno violato lo Sherman Antitrust Act del 1890, che proibisce alle organizzazioni di impegnarsi in comportamenti anticoncorrenziali.
L’ISL sostiene che minacciando le sanzioni agli atleti, World Aquatics ha danneggiato la sua capacità di attrarre nuotatori di alto livello.
Nel gennaio 2023, un tribunale di primo grado si è pronunciato a favore di World Aquatics, ma l’ISL e Shields, Hosszu e co. hanno presentato un appello congiunto lo scorso giugno per ribaltare la sentenza.
Martedì, la Corte d’Appello del 9° distretto degli Stati Uniti ha dichiarato, con una sentenza, che le prove a sostegno sono sufficienti per continuare il giudizio contro World Aquatics.
L’avvocato dei nuotatori Jeffrey Kessler ha definito la decisione del 9° Circuito “un precedente importante per tutti gli atleti che cercano di far valere i loro diritti antitrust contro un’associazione sportiva”, secondo Reuters.
Un gruppo di potenziali centinaia di nuotatori d’élite ha affermato che l’ISL ha fornito una “significativa alternativa competitiva nel mercato del lavoro per i nuotatori di alto livello”, ha riferito Reuters.
La corte d’appello ha detto che una potenziale giuria potrebbe concludere che World Aquatics “può organizzare gare di nuoto e mantenere il suo calendario di eventi senza limitare la partecipazione a eventi non affiliati”.
L’ISL non è in attività dal 2021 e ha cancellato la stagione 2022 a causa dello scoppio della guerra in Ucraina. Lo scorso gennaio, secondo quanto riferito, la Lega ha ripreso ad effettuare pagamenti ritardati ai nuotatori per la stagione 2021, più di due anni dopo l’ultima competizione ISL.