Anteprime Olimpiche: La Soglia Dei 2:21 Divide Le Raniste Dei 200 Rana

OLIMPIADI ESTIVE DI PARIGI 2024

200  METRI RANA FEMMINILI—I NUMERI:

Solo due donne sono scese sotto i 2:20 nei 200 rana alle Olimpiadi di Tokyo 2020(1). Quest’anno, quattro donne sono già scese sotto questa soglia, anche se solo tre di loro gareggeranno a Parigi.

FAVORITI PER IL PODIO

Tatjana Schoenmaker torna come favorita con il miglior tempo di iscrizine dopo aver vinto l’evento a Tokyo in 2:18.95, allora record mondiale. Schoenmaker ha già ottenuto un 2:19.01 quest’anno ai Campionati sudafricani di nuoto e si presenta con le carte in regola per Parigi. Dopo la vittoria di Tokyo, la Schoenmaker è sempre stata ai vertici della specialità, ottenendo il miglior tempo ai Giochi del Commonwealth del 2022 e vincendo nuovamente ai Campionati del Mondo del 2023.

Nonostante sia la favorita, Schoenmaker ha numerosi concorrenti alle sue spalle. In testa c’è Kate Douglass, che dopo Tokyo si è imposta sulla scena. Dopo non aver nemmeno partecipato ai Trials olimpici USA del 2020(1), Douglass si è qualificata per la squadra statunitense ai Mondiali del 2022. Ha poi ottenuto il bronzo ai Mondiali del 2022 e l’argento ai Mondiali del 2023. Lo scorso inverno, Douglass ha battuto il record americano della specialità con un tempo di 2:19.30 durante la tappa delle Pro Series a Knoxville in gennaio. Ai Mondiali di Doha 2024 si è fermata a 2:20.91 per l’argento. Douglass si è fatta notare nelle batterie dei Trials statunitensi con un 2:19.66 prima di nuotare in 2:19.46 in finale per la vittoria.

A Parigi, Douglass ha rinunciato ai 100 stile libero a favore dei 200 rana. Douglass ha vinto anche i 100 stile libero ai Trials statunitensi, ma i due eventi si sono sovrapposti tra la finale dei 100 stile libero e la semifinale dei 200 rana nella quinta notte di gare.

Con l’assenza della Russia e l’uscita di scena di Evgeniia Chikunova, Tes Schouten dei Paesi Bassi, 23 anni, rappresenta la nuova minaccia per il titolo. La Schouten ha fatto registrare un record personale di 2:19.81 nel febbraio scorso, quando ha vinto il titolo dei Campionati Mondiali 2024. Quella nuotata l’ha portata al n. 9 di tutti i tempi, ma soprattutto ha infranto la barriera dei 2:20, un tempo che sarà importante per salire sul podio questa volta. La Schouten non ha nemmeno nuotato l’evento a Tokyo, ma l’enorme miglioramento da 2:26 nel 2022 a 2:21 nel 2023 la rende una minaccia ancora più grande se sarà in grado di abbassare il tempo.

La statunitense Lilly King parteciperà alla sua terza Olimpiade e ha vinto l’argento nel 2020(1), essendo l’unica altra nuotatrice, insieme a Schoenmaker, a scendere sotto i 2,20. La King è sempre stata più conosciuta per i suoi 100, ma è ancora una risorsa per il podio nei 200. Non ha più infranto il limite di 2:20 dopo Tokyo, il che sembra ancora una volta fondamentale per il successo sul podio.
Un’altra chiave per il suo successo è la capacità di abbassare il crono dai Trials alle Olimpiadi, cosa che ha fatto nel 2020(1) ma che non ha fatto negli ultimi due anni tra i meeting di selezione degli Stati Uniti e i Campionati del Mondo.

IL CLUB DEL TRIPLO 2

Nessun atleta è iscritto nel campo dei 2:21, ma ben otto nuotatori si collocano nella fascia dei 2:22, mostrando un grande divario tra i primi. Nell’ultimo mese, la più grande risalita nell’evento è stata l’irlandese Mona McSharry, che ha ottenuto un 2:22.49 al Mel Zajac a giugno durante le batterie, segnando un miglior tempo di 2,01 secondi più basso. Ha seguito la sua nuotata nelle batterie con un 2:22.68 in finale, consolidando la sua capacità di andare di nuovo in quella zona. Nonostante sia conosciuta come una centista, la McSharry ha fatto dei passi da gigante con la sua nuotata già quest’anno.

Progressione dell’evento di McSharry

SEASON BEST TIMES
2021 2:25.08
2022 2:25.24
2023 2:24.50
2024 2:22.49

La danese Thea Blomsterberg ha fatto registrare un miglior tempo di 2:22.42 ai Mondiali della scorsa estate, arrivando quinta, ma è rimasta a meno di un secondo dal podio. Quest’anno non è mai scesa sotto i 2:22, quindi sembra necessaria una grande nuotata per il potenziale podio con il suo miglior tempo stagionale di 2:23.49 di aprile.

Un paio di australiane sono tra le nuotatrici da 2:22: Jenna Strauch (2:22.83) ed Ella Ramsay (2:22.87). La Ramsay ha realizzato numerosi record personali ai Trials australiani, tra cui quello nei 200 rana. Lo slancio delle teenager potrebbe portarla a Parigi e un altro miglior tempo sarebbe fondamentale. Strauch ha esperienza nei 200 rana alle Olimpiadi dopo aver mancato di poco la finale a Tokyo con un 9° posto.

La canadese Sydney Pickrem ha ottenuto un 2:22.94 per il bronzo ai Mondiali 2024 e ha anche nuotato un record personale nei 200 misti a Doha, prima di andare ancora più veloce nei 200 misti ai Trials canadesi. Il suo record personale di 2:22.63 risale al 2019, ma i suoi recenti successi sembrano averla spinta nella giusta direzione.

Il gruppo è completato dalla cinese Ye Shiwen, che ha fatto registrare un 2:22.55 in aprile ai Nazionali cinesi e si è attestata in numerose occasioni nella fascia dei 2:22. La lituana Kotryna Teterevkova ha nuotato in 2:22.86 lo scorso agosto ed è arrivata a nuotare 2:24.22 in questa stagione. Anche la sudafricana Kaylene Corbett si trova in questa fascia con un 2:22.99, ma ha nuotato anche 2:22.06 a Tokyo, per il quinto posto olimpico.

QUOTA AZZURRA

In vasca a contendersi un posto per le semifinali, e chissà magari anche le finali, ci sarà anche Francesca Fangio per l’Italia. L’azzurra vanta un personale, nonchè record italiano, di 2:23.06, stabilito al Settecolli del 2021, che se nuotato nuovamente potrebbe portarla a ridosso della qualificazione in finale.

Il suo migliore tempo della stagione corrisponde al 2:23.90 nuotato durante il Trofeo Settecolli del mese scorso e sebbene sia un crono di livello, che le ha permesso di strappare il pass per Parigi, per ottenere un posto in finale, date le qualità delle altre atlete in gara, bisognerà fare molto di più.

In occasione del Settecolli di Giugno Francesca aveva dichiarato:

“Sono tranquilla e fiduciosa. So di essermi allenata bene nonostante sia stata male tante volte. Poi però uno si ributta in acqua con la concentrazione

“Non è mai semplice arrivare ad un appuntamento magari al massimo del proprio stato di forma e qualche settimana dopo essere di nuovo così in forma, però lì entrano in gioco altri fattori che vanno al di là dello stato di forma proprio a livello fisico. Lì conta la testa, il cuore e probabilmente le gambe e le braccia ti verranno dietro“.

Speriamo dunque che la testa e il cuore di Francesca Fangio saranno sincronizzati sul blocco di partenza del 31 Luglio.

SITUAZIONE ATTUALE

SWIMMER PERSONAL BEST SEASON BEST
Tatjana Schoenmaker 2:18.95 2:19.01
Kate Douglass 2:19.30 2:19.30
Tes Schouten 2:19.81 2:19.81
Lilly King 2:19.92 2:21.93
Ella Ramsay 2:22.87 2:22.87
Sydney Pickrem 2:22.63 2:22.94
Thea Blomsterberg 2:22.42 2:23.49
Mona McSharry 2:22.49 2:22.49

L’outsider: Kristyna Horska, Cechia, Horska ha nuotato con un miglior tempo e un record nazionale il mese scorso per vincere con 2:23.60 il titolo europeo e non era mai scesa sotto le 2:25 prima d’ora. Un altro record personale, favorito dallo stato di forma, la proietterebbe a ridosso del podio, anche se è un po’ più avanti con l’età per questo tipo di svolta: compirà 27 anni a settembre.

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