La campionessa paralimpica Amy Marren, medaglia di bronzo alle Paralimpiadi di Rio del 2016, ha annunciato il suo ritiro.
Amy Marren ha 21 anni ed ha pubblicato un post su Facebook dove dichiara che il ritiro è avvenuto anche per “l’incoerenza tra le classificazioni”
“Sono così orgogliosa di quanto lo sport paralimpico sia arrivato lontano”, ha scritto Marren.
Tuttavia, c’è ancora molta strada da fare prima che diventi un campo di gioco omogeneo. Questa incoerenza tra le classificazioni è uno dei motivi per cui sto scegliendo di allontanarmi da uno sport che ho amato così tanto”.
Marren ha gareggiato a Londra nel 2012. E’ diventata campionessa del mondo a 14 anni. Al suo primo Mondiale, nel 2013, ha conquistato:
- oro: 200 metri misti S9
- oro nei 100 metri farfalla S9
- medaglia d’oro staffetta 4x100m stile libero
- oro staffetta 4×100 misti
- argento 100 metri stile libero
- argento: 100 metri dorso
Nell’aprile 2019, annunciò che avrebbe rappresentato l’Irlanda.
LE CRITICHE AL PROCESSO DI CLASSIFICAZIONE
Il nuoto paralimpico è stato inficiato negli ultimi anni da casi in cui gli atleti hanno fatto apparire intenzionalmente il proprio handicap più grave per essere inserito in una classe di disabilità inferiore.
Nel tentativo di combattere questa pratica, il World Para Swimming ha annunciato alla fine del 2017 che avrebbe implementato un nuovo processo di classificazione. A partire dal 1 Gennaio 2018 tutti gli atleti sono stati sottoposti ad un nuovo test di classificazione.
Il nuovo processo ha però portato rapidamente altro caos.
L’annuncio del ritiro di Marren ricorda i molteplici eventi degli ultimi due anni.
Tra i più recenti, ai Campionati del Mondo dello scorso anno, la pluri medaglia d’oro Alice Tai, anch’essa britannica, ha dichiarato di “sentirsi male” per gli altri concorrenti dopo essere passata dalla classe S10 alla S8 nell’arco di tre anni.