Una notizia che scuote la Francia del nuoto: Yannick Agnel, oro nei 200 metri stile libero e nella 4×100 stile libero a Londra 2012, è stato rinviato a giudizio dal tribunale criminale dell’Alto Reno per accuse di stupro e violenza sessuale su una minore di 15 anni. Lo ha reso noto il pubblico ministero di Mulhouse, dove Agnel visse per un periodo con la famiglia del suo allenatore.
Le accuse e l’indagine
Secondo l’atto giudiziario, i fatti risalirebbero al 2016, quando la presunta vittima – all’epoca 13enne – avrebbe intrattenuto una relazione “inappropriata” con l’atleta, allora 24enne. L’indagine è partita nell’estate 2021, dopo la denuncia della ragazza, oggi 21enne, che aveva nuotato sotto la guida di Agnel tra il 2014 e il 2016 a Mulhouse.
A marzo, Agnel aveva già affrontato l’udienza presso il tribunale criminale dipartimentale per stupro e violenza sessuale su minore: il giudice istruttore ha quindi valutato “sufficiente gravità delle prove” per procedere con il rinvio a giudizio (mise en examen). La decisione, annunciata giovedì, stabilisce che il caso passerà ora alla fase processuale vera e propria.
Il contesto legale
In Francia, il rinvio a giudizio davanti al tribunal correctionnel o tribunal criminel segna il passaggio formale da istruttoria a dibattimento: il pubblico ministero ritiene che le prove raccolte giustifichino un processo. Non è ancora nota la data di apertura dell’udienza, né il collegio giudicante.
Il campione e la carriera
Agnel, che compirà 33 anni il prossimo 9 giugno, ha sempre respinto le accuse definendo il rapporto “consensuale”. Intervistato in passato, ha detto di essere “sgomento ma fiducioso” nella giustizia.
Sul piano sportivo, il suo palmarès è straordinario:
- Oro nei 200 stile libero e nella staffetta 4×100 stile libero a Londra 2012
- Argento nella 4×200 stile libero a Londra 2012
- Oro nei 200 stile libero e nella 4×100 stile libero ai Mondiali 2013 di Barcellona
Dopo un sesto posto in batteria nei 200 stile a Rio 2016, Agnel si è ritirato definitivamente dal nuoto agonistico.
Prospettive e reazioni
La vicenda ha già diviso l’opinione pubblica e il mondo sportivo francese, che rimane sotto shock per il crac di un atleta così venerato. FederNuoto e Comitato Olimpico francese non hanno ancora rilasciato commenti ufficiali, in attesa dell’evolversi del dibattito giudiziario.
Ma come si fa a definire consenziente una 13enne? Non ho parole.