Tutti i giorni siamo pronti per “subire” le fatiche dell’allenamento.
Nel nuoto la routine è impegnativa, molto di più rispetto ad altri sport. Oltre a dover percorrere la stessa corsia per centinaia di volte al giorno, lo si deve fare con una fatica che aumenta ad ogni vasca, con l’ allenatore che, come un giustiziere impugna il cronometro allo stesso modo in cui il boia impugna la falce.
Non dimentichiamo poi che il peso dell’allenamento è tutto sulle nostre spalle, sempre.
C’è però un luogo magico, un posto bellissimo dove nuotare ed allenarsi rievoca immagini di piacere: la scia.
Vivere in scia è un’esperienza che i leader della squadra non riusciranno mai a comprendere appieno.
Partire dietro un compagno di squadra ha dei vantaggi, ed io che praticamente in scia ci vivo da due anni, assicuro che sono tutt’altro che irrilevanti
UNO. CI SI RIPOSA
Il primo vantaggio è che seguendo la scia del compagno di squadra si può rallentare il ritmo e gestire al meglio le forze. L’acqua oppone meno resistenza e la bracciata sarà più rilassata. Attenzione però: se ci si adagia troppo in scia fino a rallentare sensibilmente il proprio normale ritmo, ci sono sempre gli occhi vigili dell’allenatore, il quale, appena la serie sarà terminata vi sveglierà dal sogno e vi farà “passare avanti”.
DUE. AIUTA LA RESPIRAZIONE
Le bollicine create dalle gambate del compagno che precede creano un vortice in cui l’espirazione diverrà semplice, quasi rilassante. Il viso sembra quasi essere massaggiato dal movimento d’acqua e l’effetto benefico si sentirà immediatamente.
TRE. AUMENTA IL LIVELLO DELLA PRESTAZIONE
Tenere il passo del compagno di squadra più veloce pone sempre dinanzi ad una continua lotta contro i propri limiti e le proprie capacità. Pur di non perdere la scia, si è portati ad aumentare gli standard. Inoltre, osservare i compagni migliora la propria nuotata, si colgono i particolari che si possono mettere subito in pratica
QUATTRO. SI SPRONA CHI PRECEDE
Nulla può far aumentare la velocità di un nuotatore più di qualcuno che gli tocca i piedi! Questa è una regola che non troverete su nessun manuale, è la legge non scritta dell’allenamento. Attenti però: le dita di chi ti segue possono farti aumentare il ritmo, ma se questa pratica diventa un’abitudine, è anche il gesto che più innervosisce il compagno di squadra. Il segreto è usare questo “trucco” con moderazione.
La scia può essere un luogo fantastico in cui soggiornare durante le faticose ore di allenamento.
Ha però delle insidie alle quali bisogna prestare molta attenzione, soprattutto durante le serie che prevedono l’utilizzo delle pinne!