Le Olimpiadi di Tokyo 2020 si avvicinano sempre di più. Si inizia finalmente a lavorare per migliorare la qualità dell’acqua in una delle sedi dei Giochi Olimpici. In particolare, gli interventi interessano la location delle gare delle acque libere, l’Odaiba Marine Park
Secondo la rete nazionale NHK il governo di Tokyo ha installato uno schermo subacqueo a triplo strato per bloccare il batterio E. coli.
I funzionari hanno condiviso con i media un intervento eseguito la settimana scorsa. In particolare, nella giornata di sabato, sono state versate in acqua circa 720 tonnellate di sabbia e conchiglie per coprire il fango accumulato sul fondo del mare.
Il versamento arriverà ad un totale di 19.800 tonnellate di sabbia entro la fine di marzo.
La qualità dell’acqua e la sua temperatura, stanno preoccupando gli atleti che prenderanno parte alle gare in acque libere.
La settimana scorsa, Haley Anderson dichiarava di temere che i funzionari non stessero lavorando per la salute degli atleti.
Lo scorso agosto alcuni atleti, avevano già espresso le loro preoccupazioni dopo aver partecipato a una prova olimpica in mare aperto nel Parco Marino di Odaiba, Giappone.
Gli organizzatori di Tokyo 2020 si sono impegnati già due anni fa a far gareggiare gli atleti in un’acqua pulita e sicura. Finora non sono stati registrati sensibili miglioramenti. Il tempo a disposizione per migliorare la qualità dell’acqua si sta però esaurendo.
Alla fine del 2018, veniva annunciato che si sarebbero utilizzati schermi a triplo strato subacquei per migliorare la qualità dell’acqua.
Quest’anno, il Comitato ha installato un solo schermo ad un solo strato. Si prevede di applicarne uno a tre strati le prossime Olimpiadi. Questi schermi sono progettati per tenere lontani dai nuotatori gli agenti patogeni come l’E. coli.