Swimming Australia ha rilasciato una dichiarazione in vista dell’incontro imminente con World Aquatics per discutere di diverse questioni di conformità identificate nel 2023.
Lunedì, Swimming Australia incontrerà World Aquatics per risolvere il modello che mira ad aumentare il numero di membri aventi diritto di voto nelle assemblee generali, come stabilito nella Costituzione adottata nell’ottobre 2023.
Swimming Australia ha collaborato strettamente con le sue organizzazioni membri per portare avanti questa riforma ed è fiduciosa che il modello presentato a World Aquatics all’inizio della settimana soddisferà i requisiti richiesti.
L’organizzazione ha dichiarato di non voler fare ulteriori commenti prima dell’incontro di lunedì e di aspettarsi una risoluzione positiva con World Aquatics.
L’anno scorso si era segnalato il rischio che Swimming Australia potesse essere espulsa da World Aquatics per aver violato diversi punti della Costituzione di World Aquatics, tra cui la mancanza di potere di voto degli atleti nel Consiglio e l’implementazione di un Comitato di Stabilizzazione.
Se Swimming Australia e World Aquatics non risolvessero le questioni nella prossima settimana, l’associazione potrebbe essere sospesa, con conseguenze che includerebbero la possibilità per gli atleti australiani di gareggiare sotto bandiera neutrale, come accade per Russia e Bielorussia.
Rob Woodhouse, CEO di Swimming Australia, ha dichiarato ai media australiani:
Vogliamo collaborare con loro e sicuramente con la Australian Sports Commission, per trovare una via d’uscita. Nessuno vince se si arriva all’implementazione di un comitato di stabilizzazione o a una sospensione.
Direi che quella minaccia, o possibilità, è sul tavolo. Ne siamo ben consapevoli, ma siamo fiduciosi che ciò che abbiamo presentato abbia il sostegno dei membri votanti e rispetti i requisiti costituzionali.
Il mese scorso, il governo federale ha annunciato che le organizzazioni sportive australiane dovranno garantire una parità di genere nei loro consigli direttivi entro il 2027, pena il rischio di vedersi tagliare i finanziamenti.
Woodhouse ha inoltre sottolineato:
Penso che il voto dei membri sia la questione principale, ma certamente dal punto di vista dell’equità di genere, World Aquatics potrebbe essere preoccupata. Non sappiamo quale sarà il risultato, ma qualunque esso sia, siamo pronti a continuare a lavorare come sempre. Per me, le priorità restano gli atleti, gli allenatori e il sistema di alta prestazione.