In Scozia le piscine hanno potuto riaprire il 31 Agosto.
Euan Lowe, CEO di Scottish Swimming ha dichiarato in merito:
“E’ fantastico che alcune piscine possano riaprire da oggi. Sappiamo anche però che c’è un approccio graduale applicato alla riapertura delle piscine in diverse aree. È un passo nella giusta direzione per coloro che hanno la fortuna di nuotare oggi. Non vediamo l’ora che molti altri dei nostri membri tornino in acqua nelle prossime settimane”.
Oggi, Sportscotland ha annunciato la costituzione del Fondo di sostegno COVID di 1,5 milioni di sterline per sostenere il sistema sportivo scozzese.
Lo Scottish Governing Bodies Forum, che include Scottish Swimming, ha risposto alla notizia del finanziamento. Ha riconosciuto che molti sport avranno più difficoltà a ripartire. In particolare quelli che dipendono dall’accesso agli impianti sportivi al coperto per l’allenamento, adotteranno un atteggiamento cauto e graduale alla riapertura dei loro impianti.
La situazione in Scozia si allinea a quella dell’Inghilterra. L’amministratore delegato di Swim England, Jane Nickerson ha dichiarato che una piscina su 5 chiuderà definitivamente a causa della pandemia di coronavirus.
Il rapporto è stato pubblicato da Community Leisure UK. E sottolinea che sono a rischio 7 mila posti di lavoro nel settore del tempo libero.
“Ogni piscina che rimane chiusa o che è costretta a chiudere rende sempre più difficile la sopravvivenza della nostra rete di club in tutte le nostre discipline”.
“Se le strutture rimangono chiuse, le scuole nuoto, istruttori, bagnini e personale delle stesse non avranno più un lavoro”.
La possibilità data dal governo di riaprire gli impianti mostra anche in Scozia la crisi profonda generata dalla pandemia.
Sono attualmente attive alcune raccolte di fondi per aiutare il settore in crisi.