Secondo il quotidiano La Repubblica il Comitato Olimpico Internazionale (CIO) avrebbe già deciso le sorti dell’Italia.
ITALIA SENZA BANDIERA ED INNO ALLE OLIMPIADI
Mercoledì 27 Gennaio ci sarà l’ufficialità della decisione. Se le anticipazioni sono corrette e verranno confermate mercoledì il provvedimento non avrebbe precedenti.
Gli atleti italiani non potranno gareggiare alle Olimpiadi di Tokyo al via il 23 luglio sotto la bandiera del loro.
Tutti gli atleti potranno partecipare soltanto come atleti indipendenti.
La sanzione aprirebbe inoltre scenari di ripercussioni anche su Milano-Cortina, i Giochi invernali che l’Italia ospiterà nel 2026.
Non di minore importanza è l’aspetto finanziamenti, che l’Italia perderebbe.
I FATTI
La questione nacque quando la riforma dello Sport venne approvata dal Senato (potete leggere qui il nostro articolo).
Semplificando:
- Il CIO sollevò dubbi sull’autonomia del CONI. L’autonomia del CONI è di vitale importanza per il CIO poiché le organizzazioni sportive che aderiscono al movimento olimpico devono necessariamente essere neutrali.
- Neutralità ed autonomia comprendono la determinazione delle regole dello sport e la definizione della struttura e del governo delle stesse.
- E’ prevista la cooperazione con i governi, ma i comitati nazionali devono essere indipendenti da qualsiasi influenza politica, economica o religiosa.
- La violazione di queste regole comporta inadempimento alla Carta Olimpica.
- Potrebbe in estrema ratio portare alla sospensione del comitato nazionale dalle manifestazioni olimpiche.
Il Presidente Malagò ha dichiarato sul punto:
Il rischio di andare a Tokyo senza inno e bandiera è molto elevato. Nessuno si augura sanzioni, sarebbe spaventoso. Ci auguriamo che chi ha l’onore e la responsabilità di trovare la soluzione, quanto meno mantenga la parola, perchè ormai tutti sanno il rischio che corriamo”