La FINA, l’organismo internazionale di governo degli sport acquatici, ha ratificato i record mondiali stabiliti durante la stagione inaugurale della International Swimming League.
Non dovrebbe essere una sorpresa.
Mentre la prima stagione della ISL si stava per inaugurare, non era chiara la posizione della FINA su eventuali Record Mondiali stabiliti durante i match.
Come vi avevamo annunciato ad Ottobre, la FINA avrebbe riconosciuto quelli stabiliti nelle ultime cinque gare della stagione.
La scorsa estate, però, la FINA aveva dichiarato che non avrebbe riconosciuto i record mondiali a meno che gli incontri non si fossero svolti in conformità con le regole della FINA stessa.
Tali regole includono la richiesta di approvazione 6 mesi prima della competizione. Regola ancora più importante, quella che riguarda i controlli anti doping. Per FINA i vari incontri dovevano avere personale antidoping che eseguisse i test in caso di Record del Mondo.
La International Swimming League ha impiegato un protocollo anti-doping nei propri meeting. I controlli sono stati gestiti dall’organizzazione anti doping della nazione ospitante gli eventi.
Ora vi è l’ufficialità di tre Record del Mondo realizzati durante la prima stagione della ISL:
RECORD DEL MONDO
- Minna Atherton 54.89 100 dorso (27/10/2019)
- Daiya Seto 3:54.81 400 misti (20/12/2019)
- Caeleb Dressel 20.24 50 stile libero (20/12/2019)
L’ISL, insieme ai nuotatori Katinka Hosszu, Tom Shields e Michael Andrew, sta attualmente procedendo in via giudiziaria contro FINA. L’accusa è di aver violato le leggi antitrust nel tentativo di bloccare Energy for Swim del 2018.
La FINA ha presentato una richiesta di archiviazione della causa alla fine dell’anno scorso, ma è stata respinta.
Il 17 gennaio i querelanti hanno presentato un’ulteriore denuncia. Si sostiene che la FINA si è appropriata indebitamente del formato ISL, che che abbia copiato anche le modalità ridistribuzione del montepremi.
La FINA ha tre settimane di tempo per presentare una risposta alle nuove accuse.