Un altro centro acquatico ucraino è stato colpito da attacchi russi durante la notte, come mostra un video postato su Instagram questa settimana.
La piscina nazionale ucraina di Dnipro è stata colpita da missili russi martedì. La piscina era quella in cui il due volte medaglia olimpica Mykhailo Romanchuk si è allenato per i Giochi di Tokyo 2020, dove ha vinto una medaglia d’argento nei 1500 stile libero e una medaglia di bronzo negli 800 stile libero.
Il governatore regionale Serhiy Lysak ha dichiarato che è stato distrutto anche un complesso commerciale e che durante l’attacco sono stati intercettati sette missili Kh-101/555 sulla zona.
Il 27enne Romanchuk ha condiviso su Instagram un video del luogo, esprimendo il proprio sdegno per l’attacco.
“Lo sport non è politica?” Ha detto Romanchuk, condividendo le sue foto dell’impianto prima delle Olimpiadi di Tokyo e ora dopo che è stato colpito dagli attacchi russi.
Nel post ha taggato il Comitato Olimpico Internazionale, World Aquatics e LEN, l’organo di governo europeo.
GLI ULTIMI AGGIORNAMENTI
Il post di Romanchuk arriva poco dopo che World Aquatics ha rinviato una decisione sulla partecipazione russa e bielorussa agli eventi acquatici internazionali durante la sua ultima riunione,
Il CIO ha dichiarato che lo sport e la politica devono essere tenuti separati. Ha avviato un percorso che permetta agli atleti russi e bielorussi di tornare a praticare sport a livello internazionale in vista dei Giochi Olimpici di Parigi 2024.
IMPATTO DELLA GUERRA SULLO SPORT
L’invasione russa dell’Ucraina nel febbraio 2022 ha avuto un impatto drammatico sullo sport.
Nel marzo 2022, la piscina olimpica di Charkiv, che avrebbe dovuto ospitare la Coppa d’Ucraina lo scorso maggio, è stata danneggiata da un attentato.
Anche la piscina Neptune di Mariupol, nel centro dei combattimenti, che era una base di allenamento prevista per la potente squadra paralimpica ucraina, è stata distrutta nel marzo 2022.
Aiyna Morozova, l’allenatrice della nazionale ucraina di nuoto, ha trascorso due ore intrappolata sotto le macerie dopo che un edificio in cui si trovava è stato colpito da un missile. Anche l’ex capitano della nazionale ucraina di pallanuoto Eugine Obedinskiy è stato ucciso in un attacco dinamitardo nello stesso mese.
L’impatto diretto della guerra sugli atleti e sulle infrastrutture sportive ucraine crea un’opposizione sempre più difficile per coloro che sostengono che gli atleti russi e bielorussi dovrebbero essere isolati dall’impatto delle conseguenze della guerra dei loro paesi contro l’Ucraina.
Romanchuk, come molti atleti ucraini, si sta allenando fuori dal paese.
Si è classificato in finale in entrambe le sue gare in piscina ai Campionati Mondiali, piazzandosi al 6° posto negli 800 stile libero e al 7° nei 1500 stile libero.
Almeno uno dei migliori nuotatori russi, Oleksandr Zheltyakov, si allena ancora in Ucraina. Ha fatto faville ai Campionati Europei Juniores, vincendo l’oro nei 200 dorso e battendo il record della manifestazione precedentemente detenuto dal russo Kliment Kolesnikov.
Le stime del bilancio delle vittime in Ucraina variano molto, ma le Nazioni Unite e il governo ucraino hanno potuto confermare almeno 9.369 morti tra i civili e altre decine di migliaia di feriti.
Le stime internazionali sui soldati uccisi nei combattimenti parlano di oltre 10.000 ucraini e almeno 50.000 russi.
