Cinque nuotatori italiani hanno abbandonato il roster di Aqua Centurions per la stagione ISL 2020.
Un roster aggiornato di Aqua Centurions ottenuto da SwimSwam mostra i seguenti nomi ora assenti dalla squadra:
Aggiornamento: fonti di SwimSwam ci confermano che anche Elena Di Liddo ha rinunciato alla partecipazione alla seconda stagione della International Swimming League.
Alla formazione originaria sono stati aggiunti tre nomi:
- Mykhailo Romanchuk (Ucraina)
- Valentine Dumont (Belgio)
- Haley Black (Canada)
Tra le possibili motivazioni alla base della defezione degli italiani potrebbero esserci l’apparenza a gruppi sportivi militari e le restrizioni di viaggio all’estero.
APPARTENENZA A GRUPPI SPORTIVI MILITARI
Le motivazioni della rinuncia alla partecipazione alla seconda stagione della lega sarebbe da ricercare nei possibili conflitti con l’appartenenza degli atleti ad un corpo sportivo militare, come conferma anche il giornalista Gianmario Bonzi su Tuttosport di questa mattina.
I “gruppi sportivi militari” sono quelli formati da atleti – detti “atleti militari” – che provengono da Esercito, Marina, Aeronautica, Carabinieri e Guardia di Finanza. Oltre a questi, ci sono atleti che fanno parte di corpi dello stato che non dipendono dal ministero della Difesa, ovvero Polizia di Stato, Polizia Penitenziaria, e Vigili del Fuoco. Gli atleti che fanno parte di questi gruppi vengono anche detti “atleti di Stato”.
La International Swimming League è nata e si è sviluppata come una lega professionistica, ma non riconosciuta dalla Federazione Internazionale delle discipline acquatiche (FINA).
La non ufficialità del campionato comporta inevitabilmente che gli atleti “di Stato” debbano considerare il periodo di allenamento e competizione come periodo di ferie. Un periodo che, quest’anno, non è circoscritto ad un fine settimana al mese, ma a circa 40 giorni feriali.
Il mancato riconoscimento da parte della FINA, ha dall’inizio, posto alcune problematiche non irrilevanti.
All’alba della seconda stagione ISL sembrano riemergere le vecchie questioni. Ci sono in ballo sia aspetti chiave dell’organizzazione che il riconoscimento dei risultati ottenuti dagli atleti durante le competizioni.
Da un lato durante la scorsa stagione si è avuta da parte della FINA l’omologazione dei record stabiliti durante la ISL. Dall’altro, la lega continua ad essere una competizione non ufficiale, innescando le ulteriori difficoltà non soltanto logistiche.
La ISL sta programmando una seconda stagione della durata di 5 settimane. Questo significa che gli atleti devono raggiungere e soggiornare a Budapest da metà ottobre a metà Novembre.
ITALIANI E RESTRIZIONI DI VIAGGIO
Il Governo ungherese ha disposto la chiusura delle frontiere a partire dal 1° settembre, per il momento per la durata di un mese. Le restrizioni riguardano tutti i cittadini stranieri, che non potranno entrare in Ungheria. I cittadini ungheresi che tornano in patria saranno soggetti a quarantena obbligatoria, salvo effettuare 2 test PCR negativi.
- Tra le eccezioni previste:
- viaggi d’affari di chi abbia società registrate in Ungheria;
- cittadini stranieri nelle zone di confine per motivi di lavoro;
- mero transito lungo i corridoi umanitari.
Nel sito web del Ministro degli esteri viene sconsigliato l’ingresso in Ungheria in questa fase.
Vero è che il viaggio verso Budapest dovrebbe avere luogo durante la seconda metà del mese di Ottobre. Allo stato attuale, però, non siamo in grado di conoscere le future misure e precauzioni riguardanti i viaggi all’estero.
In merito alla necessità di adoperare misure di prevenzione del contagio da coronavirus, l’ISL ha dichiarato che tutti gli atleti ed il personale verrà sottoposto a test all’arrivo a Budapest e poi ogni 5 giorni. La lega non ha ancora annunciato le modalità di svolgimento della stagione regolare.
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