Il Procuratore Generale Del Texas Avvia Un’Indagine Su U.S. Masters Swimming

Il Procuratore Generale del Texas, Ken Paxton, ha annunciato lunedì l’avvio di un’investigazione nei confronti di U.S. Masters Swimming (USMS) per verificare se le politiche della federazione violino le leggi texane sulla tutela dei consumatori.

Oggetto dell’indagine

La causa scatenante è la partecipazione di una nuotatrice transgender – Ana Caldas, 47 anni – alle gare femminili dei M45  ai Spring Nationals 2025 di San Antonio, dove ha conquistato cinque titoli (50 m stile libero in 24″17, 100 m stile libero in 53″16, 50 m rana in 29″74, 100 m rana in 1’06″69 e 100 m misti in 1’01″72).

Secondo l’ufficio del Procuratore Generale, USMS “potrebbe aver posto in essere pratiche ingannevoli o ingiustamente discriminatorie”, consentendo a un uomo biologico di gareggiare nel circuito femminile senza limiti di testosterone o restrizioni sull’età di transizione.

Dichiarazioni di Ken Paxton

“La politica di U.S. Masters Swimming, che permette a uomini di competere in gare femminili, è riprovevole e potrebbe violare le leggi texane sulla protezione dei consumatori. Non solo insulta le atlete donne, ma dimostra anche disprezzo nei loro confronti. Lotterò per fermare queste politiche ingiuste”.

Confronto con altre federazioni

  • World Aquatics richiede che le donne trans non abbiano sperimentato la pubertà maschile oltre il Tanner Stage 2 o dopo i 12 anni.
  • USA Swimming impone un livello di testosterone < 5 nmol/L per almeno 36 mesi e prova che lo sviluppo maschile precoce non conferisca vantaggi competitivi.
  • NCAA segue l’“Keeping Men Out of Women’s Sports” Executive Order, vietando alle donne trans di gareggiare nella divisione femminile.

Richieste di modifica della policy

Dopo i risultati di Caldas, l’Independent Council on Women’s Sports (ICONS) ha sollecitato USMS a rivedere i propri regolamenti, sottolineando che la soppressione del testosterone non elimina completamente il vantaggio fisiologico maschile.

Le leggi texane vietano pratiche commerciali ingannevoli e “azioni o comportamenti inconscionabili”, ossia svantaggiosi per chi manca di esperienza o conoscenza. Se si dimostrasse che le atlete femminili sono state indotte in errore sulle regole di partecipazione, USMS rischierebbe sanzioni civili e obbligo di adeguare le proprie policy.

L’indagine si concentrerà su documenti, regolamenti interni e testimonianze di atlete e dirigenti USMS. Non è escluso che la procedura si estenda anche ad altri Stati USA che adottano normative analoghe.

Aggiornamenti saranno forniti non appena disponibili i risultati delle verifiche.

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Giusy Cisale

 GIUSY  CISALE A law graduate and practicing attorney for 15 years, Giusy Cisale balanced her professional career with her passion for swimming by founding and managing her swimming-focused blog, Scent of Chlorine. Her expertise in the sport led her to collaborate with Italian swimming news websites starting in 2015, before joining …

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