Il Ritorno Degli Ex: Storie Di Nuotatori Che Sfidano Il Tempo E Le Proprie Paure

Giusy Cisale
by Giusy Cisale 0

January 20th, 2025 Italia, News

Nel mondo dello sport, il ritiro è spesso visto come il capitolo finale della carriera di un atleta. Ma per alcuni nuotatori, appendere il costume al chiodo non segna la fine, bensì una pausa temporanea prima di un incredibile ritorno alle competizioni. Questi “ritorni” non sono semplici progetti, ma vere e proprie sfide personali che mettono alla prova il corpo, la mente e la volontà di eccellere ancora una volta.

Motivazioni: Il Richiamo della Vasca

Il ritorno alle gare è spesso guidato da una combinazione di fattori emotivi, personali e, talvolta, pratici:

  1. Amore per il Nuoto: Per molti, il nuoto non è solo uno sport, ma uno stile di vita. La nostalgia per la competizione, il lavoro in squadra e l’adrenalina delle gare spinge alcuni a tornare.
  2. Obiettivi Incompiuti: Alcuni atleti sentono di avere ancora qualcosa da dimostrare, magari recuperando un’occasione persa o puntando a un traguardo mai raggiunto.
  3. Esempio per le Nuove Generazioni: Atleti più maturi spesso tornano per ispirare i giovani e dimostrare che l’età non è un ostacolo, ma una risorsa.
  4. Motivi Personali o Finanziari: Alcuni nuotatori decidono di tornare per motivazioni più pratiche, come migliorare la loro visibilità o garantire stabilità economica attraverso sponsorizzazioni e premi.

Le Difficoltà del Ritorno

Tornare a gareggiare dopo un ritiro è un percorso irto di difficoltà, che richiede adattamenti fisici e mentali.

  • Recuperare la Forma Fisica: Il corpo di un atleta in pensione non è lo stesso di quello di un atleta attivo. Recuperare resistenza, forza e velocità richiede mesi (o anni) di lavoro costante.
  • Pressioni Mentali: Le aspettative sono alte, sia da parte dei fan che di se stessi. Affrontare il timore di non essere all’altezza può essere tanto impegnativo quanto la preparazione fisica.
  • Evoluzione del Nuoto: Tecniche, strategie e persino regolamenti possono cambiare rapidamente. Gli ex-nuotatori devono adattarsi a un panorama competitivo diverso rispetto a quello che hanno lasciato.

Esempi di Ritorni Memorabili

Anthony Ervin: Il Campione del Mondo e Olimpico

Anthony Ervin, americano, si è ritirato dal nuoto nel 2003 dopo aver vinto l’oro nei 50m stile libero alle Olimpiadi di Sydney 2000. Dopo anni di lontananza dalla vasca, segnati da sfide personali, è tornato a gareggiare nel 2012. In un trionfo straordinario, ha vinto un altro oro olimpico a Rio 2016, a 35 anni, diventando il campione olimpico più anziano nei 50m stile libero.

Ruta Meilutyte: Il Ritorno Dopo il Buio

La lituana Ruta Meilutyte, medaglia d’oro nei 100m rana alle Olimpiadi di Londra 2012 a soli 15 anni, si era ritirata nel 2019, citando problemi di salute mentale e una pausa necessaria dalla pressione dell’agonismo.

Dopo anni lontana dalle competizioni, ha annunciato il suo ritorno nel 2021 e ha rapidamente riconquistato la vetta mondiale. Nel 2022, ai Campionati Mondiali di Budapest, Meilutyte ha vinto l’oro nei 50m rana, dimostrando che il talento e la passione per il nuoto possono riemergere anche dopo una lunga pausa.

Nel 2023, Meilutyte ha partecipato ai Campionati Mondiali di Fukuoka, dove ha riconquistato l’oro nei 100m rana con un tempo di 1’04”62, tornando sul gradino più alto del podio mondiale dopo 10 anni dal trionfo di Barcellona 2013.

Ma non è tutto: Meilutyte ha trionfato anche nei 50m rana, stabilendo il nuovo record mondiale con un incredibile 29”16. Questa prestazione ha consolidato il suo status di leggenda nella specialità.

Il 2024 è stato un anno altrettanto glorioso per la lituana. Meilutyte ha vinto l’oro nei 50m rana sia ai Mondiali di Doha in vasca lunga sia ai Mondiali in corta di Budapest, dimostrando una straordinaria costanza.

Michael Klim: Il Ritorno per Passione

Il campione australiano Michael Klim, uno dei nuotatori più decorati degli anni ‘90, è tornato brevemente alle competizioni nel 2011 dopo aver lasciato lo sport nel 2007. Sebbene non abbia raggiunto il successo sperato, il suo ritorno è stato un esempio di dedizione e amore per il nuoto.

Roland Schoeman

Il sudafricano Roland Schoeman, classe 1980, è un esempio emblematico di ritorno alle competizioni.

Dopo una carriera brillante, culminata con la partecipazione ai Mondiali del 2013, Schoeman ha deciso di ritirarsi. Tuttavia, la passione per il nuoto lo ha riportato in vasca, e nel 2023, all’età di 43 anni, ha partecipato ai Campionati Mondiali di Fukuoka, diventando il nuotatore più anziano della competizione

Dara Torres

Dara Torres, leggenda americana, si è ritirata tre volte, tornando ogni volta più forte. All’età di 41 anni, ha conquistato tre argenti alle Olimpiadi di Pechino 2008, dimostrando che la passione e la determinazione possono superare qualsiasi ostacolo.

Sun Yang

Il cinese Sun Yang, tre volte campione olimpico, ha affrontato una squalifica di quattro anni e tre mesi per doping, terminata nel maggio 2024. Determinato a tornare alle competizioni “prima possibile”, Sun Yang ha espresso il desiderio di riprendere la sua carriera agonistica e di competere ai massimi livelli, nonostante le controversie e le sfide affrontate.

Abbey Connor: dal ritiro alla finale olimpica

Nel 2023, un paio di mesi dopo essersi ritirata dal nuoto agonistico, l’Australiana Abbey Connor si è presentata ai Trials mondiali australiani e ha fatto registrare un record di 2:07.61 nei 200 farfalla, superando la finalista olimpica di Tokyo Brianna Throssell per il secondo posto di qualificazione. Ai Trials olimpici 2024, Connor ha fatto la stessa cosa, realizzando ancora una volta un miglior tempo in 2:06.43 e qualificandosi per le Olimpiadi di Parigi 2024. a Parigi ha chiuso la finale olimpica al settimo posto.

Florent Manaudou: Il Ritorno del Campione Olimpico

Il francese Florent Manaudou, campione olimpico nei 50m stile libero a Londra 2012, è un esempio emblematico di ritorno al nuoto agonistico. Dopo il ritiro annunciato nel 2016, Manaudou aveva deciso di dedicarsi al pallamano, provando a reinventarsi in un nuovo sport. Tuttavia, la passione per la vasca non lo ha mai abbandonato. Tornato a gareggiare nel 2018, Manaudou si è qualificato per le Olimpiadi di Tokyo 2020, rinviate al 2021 a causa della pandemia.

A Tokyo, nel 2021, Caeleb Dressel è esploso con il suo 21.07, mentre Manaudou si è dovuto accontentare del secondo posto in 21.55, tenendo a bada il brasiliano Bruno Fratus per 0,02.

La sua medaglia d’argento ha rappresentato l’unica medaglia della Francia nel nuoto.

Nel 2024, è stato portabandiera della Francia alla cerimonia di apertura delle Olimpiadi di Parigi e Florent Manaudou non ha deluso il suo pubblico. Con il tempi di 21.54, Manaudou ha conquistato il bronzo nei 50 metri stile libero, salendo sul podio olimpico per la quarta volta consecutiva. Sempre nella stessa gara. Breve, brevissima, ma brutale.

Il Significato del Ritorno

Il ritorno degli ex-nuotatori non è solo una questione di risultati, ma di ridefinizione del proprio rapporto con lo sport. È una celebrazione della resilienza, della capacità di affrontare nuove sfide e di abbracciare l’incertezza. Questi atleti non solo competono, ma ispirano, dimostrando che non è mai troppo tardi per rincorrere un sogno.

Che si tratti di medaglie, di amore per la vasca o del desiderio di superare i propri limiti, il ritorno dei nuotatori è una delle narrazioni più affascinanti nel mondo dello sport. La loro determinazione ci ricorda che il successo non si misura solo con i tempi sul cronometro, ma con il coraggio di tuffarsi ancora una volta.

In This Story

0
Leave a Reply

Subscribe
Notify of

0 Comments
newest
oldest most voted
Inline Feedbacks
View all comments

About Giusy Cisale

Giusy Cisale

 GIUSY  CISALE A law graduate and practicing attorney for 15 years, Giusy Cisale balanced her professional career with her passion for swimming by founding and managing her swimming-focused blog, Scent of Chlorine. Her expertise in the sport led her to collaborate with Italian swimming news websites starting in 2015, before joining …

Read More »