Le squadre nei playoff dell’International Swimming League, a corto di atleti, hanno apparentemente capito che inserire un atleta a caso in una gara senza specialisti, può giovare alla squadra più di una corsia vuota.
Vediamo perchè.
MEGLIO CHIUNQUE CHE NESSUNO
Se le squadre ISL lasciano una corsia vuota, perdono 4 punti. Sabato, per esempio, i Toronto Titans hanno accettato la penalità nei 200 dorso maschili, dove mancava Cole Pratt per un dolore alla spalla.
In quel caso, l’assistente direttore generale Dylan Kent disse che la squadra non voleva “sacrificare le prestazioni di qualcuno nei loro eventi primari”. Tuttavia, domenica, con Pratt ancora fuori, la squadra ha utilizzato il ranista Tobias Bjerg nei 100 dorso e 100 misti ed il velocista Yuri Kisil nei 100 misti.
Bjerg, un olimpico, ha chiuso i 100 dorso in 1:05.44 (30.49/34.69), 15 secondi dopo il vincitore Ryan Murphy, primo in 49.49. La squadra ha perso de punti: 1 dal jackpot ed 1 per non aver raggiunto il tempo minimo stabilito. Se avessero lasciato una corsia vuota, avrebbero perso 4 punti.
Nei 100 metri misti, Yuri Kisil è finito ottavo in 1:03.99, 12,14 secondi dopo il vincitore Thomas Ceccon. Anche in questo caso i punti persi sono stati 2. Sarebbero stati 4 in caso di corsia vuota.
Gli Aqua Centurions subito dopo, hanno utilizzato Laura Taylor nei 100 rana femminili in assenza di Arianna Castiglioni. Taylor è stile-liberista di media distanza e delfinista. Non ha nessun tempo ufficiale registrato nei 100 rana. Ieri la Taylor ha chiuso in 1:20.36 (37.69/42.67), 16.78 secondi dietro Alia Atkinson. Ancora una volta, i punti persi da Taylor sono stati 2; uno per il jackpot ed uno per non aver nuotato il tempo minimo. Anche qui, con una corsia vuota, la squadra avrebbe perso 4 punti.
In conclusione finché si ha un nuotatore disponibile che può completare una gara, vale la pena usarlo.