Tipicamente il nuotatore non è che sia proprio un fenomeno sulla terra ferma.
In ogni squadra è solito avere infortuni di atleti dopo una partita a calcetto, una corsa campestre o una semplice partita di beach volley estiva.
Ogni sport terrestre diventa per il nuotatore qualcosa di poco incline alla leggerezza di un corpo nell’acqua.
Eppure, la componente di lavoro a secco è estremamente importante per la costruzione della performance e la prevenzione di infortuni; ed ogni nuotatore ha un compagno di squadra così all’interno del lavoro in palestra.
Lo Stiloso
Entra vestito di tutto punto in palestra con il completo firmato all’ultimo grido e calzettoni fluorescenti. Non esiste per lui un allenamento a secco senza il giusto outfit di accompagno.
Perché diciamolo: lo stile è importante tanto quanto i chili da sollevare in panca piana. Solitamente non suda, non si accalda e non ha il fiatone. Sembra non fare fatica ed avere sempre i capelli al proprio posto. Infatti, osserva i compagni stanchi e rossi in volto, come se fossero extra terrestri.
Il Ritardatario
Qualsiasi sia l’orario di palestra, il Ritardario arriverà dopo, finirà dopo ed entrerà in vasca solo dopo gli altri.
Considera il lavoro a secco come una valida scusa per entrare in piscina in ritardo. E cerca tutti i modi possibili per perdere tempo durante l’esecuzione degli esercizi.
Il più delle volte fa perdere tempo a tutto il gruppo per non sentirsi solo. Fa il suo ingresso in modo scenografico ovunque, per il solo gusto di non passare inosservato.
Il “Giusto Rapporto Peso-Potenza”
Non esiste gruppo di nuotatori in palestra senza un atleta col ”giusto rapporto Peso-Potenza”.
Viene preso come esempio dal preparatore atletico per mostrare l’esecuzione degli esercizi; e tipicamente riesce a sollevare misure importanti.
Mentre tu lavorerai anni per completare una trazione degna di questo nome, lui al primo tentativo stampa una serie da 5 senza una goccia di sudore in volto.
Il Perditempo
Se non comprendere il numero delle serie fosse un talento, sarebbe sicuramente il primo della classe.
Impiega ore per prendere un tappetino e non ha mai tutto a portata di mano. Oggi gli manca l’elastico, domani dimenticherà l’asciugamano. Tra una chiacchiera e l’altra coi compagni di squadra, se può salta una serie di ogni esercizio.
Gli piace raccontare aneddoti della mattinata a scuola e rallegra con battute e scherzi il lavoro a secco. Vuole sempre scegliere lui la musica per allenarsi, così da perdere tempo anche dietro ad una playlist.
Lo Scoordinato
L’impegno non sempre paga, ma di sicuro il lavoro può migliorare tutto. Eppure lui fatica a comprendere come sia possibile fare affondi senza barcollare o fare balzi senza rischiare la vita.
Lo Scordinato teme tutto. Che sia un burpees o dei piegamenti poco importa, non riesce mai ad allineare i pensieri con l’esecuzione.
Cerca di guardarsi allo specchio per controllare i movimenti, ma finisce solo per peggiorare la situazione, con annessa risata di tutta la squadra.