World Aquatics continua a investire nel futuro degli sport acquatici attraverso un programma di finanziamento che sostiene atleti, allenatori e federazioni nazionali in tutto il mondo. Nel 2024, sono stati allocati 4,5 milioni di dollari (circa 4,1 milioni di euro) per iniziative mirate alla crescita a livello di base e all’alta competizione, con l’obiettivo di favorire una maggiore partecipazione e un miglior sviluppo tecnico.
Diversi progetti hanno già dimostrato risultati significativi. La collaborazione tra la Andorran Age Group Swimming Team e la Portuguese Junior Swimming Team ha portato a un training camp di sette giorni a Otopeni, Romania, durante il quale tutti e sette i nuotatori andorrani hanno migliorato i propri record personali. In Nepal, il finanziamento ha permesso di organizzare due grandi competizioni nazionali, stabilendo nuovi primati di partecipazione: ai Nepal Aquatics Championships hanno gareggiato 209 uomini e 152 donne, mentre il 12° Nepal Swimming Association Cup ha visto la partecipazione di 151 uomini e 134 donne. Un incremento favorito anche da un maggiore coinvolgimento sui social media e da un sistema di registrazione più efficiente.
Samoa ha beneficiato del supporto finanziario inviando 14 atleti agli eventi internazionali, tra cui gli Oceania Swimming Championships e i Junior Pan Pacific Championships, garantendo loro assistenza tecnica e mediatica. In Danimarca, un Talent Camp ha riunito 101 nuotatori e 48 allenatori per un’intensa sessione di allenamenti e condivisione di conoscenze, sottolineando l’importanza dell’aspetto sociale nel rafforzare il senso di comunità tra gli atleti.
L’innovazione nel monitoraggio dei talenti ha trovato spazio in Francia, dove il sistema SelectID ha raccolto dati su 550 giovani nuotatori, analizzandone altezza, peso e sviluppo fisiologico per affinare le strategie di allenamento. In Norvegia, è stato introdotto un programma per aumentare la presenza femminile nell’allenamento di alto livello, finanziando i corsi di formazione livello 2 e 3 per le donne. Questo ha portato a un record di partecipazione, con 11 donne su 20 nel corso di livello 2 e 8 su 15 nel livello 3. Inoltre, la Coaches’ and Leaders’ Conference ha accolto 235 allenatrici, con 13 incontri di networking e un programma di mentorship per cinque coach donne.
L’educazione e il supporto agli atleti sono stati pilastri fondamentali per molte federazioni. La Serbia ha lanciato un’iniziativa rivolta a 20 nuotatrici di artistico e ai loro genitori, con focus su nutrizione e salute, supportata da un’app per calcolare l’apporto energetico e pianificare i pasti. In Irlanda, gli atleti in fase di transizione post-carriera hanno partecipato a workshop su CV, ricerca lavoro e ottimizzazione di LinkedIn, disponibili successivamente sulla piattaforma Swim Ireland Athlete Hub per un accesso più ampio.
Lo sviluppo delle competenze di base ha ricevuto grande attenzione. La Mongolia ha avviato il programma “I Learned to Swim”, che ha permesso a migliaia di persone di apprendere le basi del nuoto e della sicurezza in acqua, mirando a ridurre gli incidenti per annegamento e a espandersi con corsi specifici per anziani e persone con disabilità. In American Samoa, iniziative di sicurezza acquatica comunitaria hanno incluso eventi come gli Open House Fridays, dedicati ai bambini dai 10 anni in su, e l’Aunu’u ‘Splash’ Mob, una sessione pop-up per giovani dai 12 ai 24 anni in un’isola priva di piscine. La Repubblica Ceca ha invece sviluppato un Manuale per le Infrastrutture Acquatiche, destinato ai comuni per costruire impianti in linea con gli standard World Aquatics.
Questi progetti testimoniano l’impegno di World Aquatics nel garantire opportunità e strumenti per lo sviluppo del nuoto e degli sport acquatici in ogni angolo del mondo, promuovendo inclusione, sicurezza e crescita professionale a tutti i livelli.