La Svezia riapre piscine e centri sportivi.
Il paese, durante la pandemia da coronavirus COVID-19, non ha messo in atto un totale lockdown.
Gli atleti ora potranno anche tornare ad allenarsi e a gareggiare. Resta comunque attivo il divieto di assembramenti di oltre 50 persone.
L’Agenzia svedese per la salute pubblica ha dichiarato che permettere la continuazione dell’attività fisica è la chiave per mantenere la salute in tutta la nazione. Ciò significa che palestre, piscine e altre strutture sportive rimarranno aperte.
Sarà dunque possibile continuare ad allenarsi. E’ stato però consigliato di mettere in campo alcune precauzioni per contribuire a ridurre al minimo la possibile diffusione del virus, soprattutto durante le competizioni.
Tra le indicazioni da osservare vi sono:
- i familiari devono stare lontano dal bordo vasca
- limitare il numero di atleti all’interno della struttura
- eliminare gli allenamenti che presuppongono un contatto tra gli atleti
Il presidente della Federazione Nazionale Sportiva svedese, Björn Eriksson, ha sottolineato l’importanza di permettere ai bambini di continuare a partecipare a sport e altre attività.
“È importante che lo sport continui ad essere un punto fisso per i bambini e i giovani, adattando le attività alle raccomandazioni dell’Agenzia svedese per la salute pubblica”.
PACCHETTO DI SOSTEGNO ALLO SPORT
Il governo, inoltre, sta ancora prendendo provvedimenti per evitare difficoltà finanziarie associate al virus. È stato infatti approvato un pacchetto di sostegno di 500 milioni di corone svedesi (poco meno di 51 milioni di dollari). La misura consentirà di risarcire gli sport colpiti dall’attuale pandemia.
Una misura simile è stata predisposta anche dal Governo danese (leggi qui l’articolo)
Le federazioni e le associazioni sportive possono iniziare a richiedere quote del pacchetto di sostegno a partire dal 1° maggio.
Questo contributo può essere utilizzato per il pagamento degli allenatori e di altri membri dello staff. Comprende anche somme riservate agli allenatori che hanno continuato a lavorare durante la pandemia.
La Svezia ha attualmente 21.520 casi confermati di COVID-19 con 2.653 vittime.
Mi sento molto “svedese” come modo di pensare.
1) Vorrei che nella nazione in cui vivo il rapporto tra stato e cittadini fosse fondato sul rispetto e sulla fiducia reciproca; per cui lo stato consiglia norme di comportamento nel rispetto delle libertà individuali, fiducioso che i cittadini, nella stragrande maggioranza, le seguano.
2) Vorrei che nella nazione in cui vivo si sottolineasse l’importanza dell’attività sportiva: in particolare per bambini e giovani ma in generale per tutti (per il benessere generale e anche per diminuire gli enormi costi sanitari), e che nelle situazioni di emergenza non si dicesse: “tutti in casa”, ma: “uscite con le dovute precauzioni”.
3) Vorrei che nella nazione in cui vivo non ci fosse… Read more »
Non posso che condividere il tuo pensiero, ma è anche vero che tutto questo presuppone un livello di cultura, integrità ed attaccamento allo Stato (nel senso di Res publica) che i nostri connazionali ancora non hanno.