La decima edizione del Premio “Alberto Castagnetti” entra nella sua fase decisiva. Tre i nomi rimasti in corsa per il riconoscimento dedicato alla figura che più di tutte ha segnato la storia recente del nuoto italiano: Fabrizio Antonelli, Alberto Burlina e Marco Giovanni Pedoja.
La giuria – composta da tecnici federali, giornalisti specializzati e campioni olimpici – ha selezionato i tre finalisti dopo una prima votazione che ha confermato la qualità e la profondità del movimento tecnico italiano. Il vincitore sarà proclamato in occasione della 61ª edizione del Trofeo Settecolli / Internazionali di Nuoto in programma a Roma dal 26 al 28 giugno.
Fabrizio Antonelli, il fondista dei risultati
Già vincitore nel 2021, Antonelli si presenta con un curriculum 2024 carico di medaglie e leadership tecnica. Allenatore di Gregorio Paltrinieri, Domenico Acerenza, Dario Verani e Barbara Pozzobon, ha raccolto in questi anni un bottino impressionante: mondiali, europei e podi olimpici. Ai Mondiali di Doha e agli Europei di Belgrado, i suoi atleti hanno firmato una vera e propria egemonia azzurra nelle acque libere. E a Parigi 2024, Paltrinieri ha fatto la storia salendo sul podio olimpico per la terza edizione consecutiva.
Alberto Burlina, la firma su Ceccon (e non solo)
Due volte vincitore uscente, Burlina guida il progetto tecnico di Thomas Ceccon fin dai suoi primi passi. Ne ha accompagnato l’ascesa fino all’oro olimpico nei 100 dorso a Parigi, completato dal bronzo nella 4×100 stile. Sotto la sua guida Ceccon ha anche conquistato ori mondiali (100 dorso, 50 farfalla), europei e ha siglato un record del mondo che ancora resiste. Ma non è solo Ceccon: Burlina ha lavorato con Michele Lamberti, Sofia Morini, Chiara Tarantino e anche con Stefano Raimondi, contribuendo ai suoi storici risultati paralimpici.
Marco Giovanni Pedoja, l’uomo dietro Martinenghi
Alla sua quarta finale, Pedoja è l’artefice della carriera di Nicolò Martinenghi, dal vivaio giovanile all’oro olimpico nei 100 rana a Parigi 2024. In mezzo, un palmarès costruito a tappe: due bronzi olimpici a Tokyo, titoli mondiali e continentali in serie, e una continuità ad altissimo livello in tutte le principali manifestazioni. Tecnico riservato, metodico e centrato sul rapporto umano con gli atleti, Pedoja ha lavorato anche con Pinzuti e Rivolta, contribuendo ai successi internazionali della nazionale azzurra.
Un premio che pesa
Il riconoscimento, intitolato a Alberto Castagnetti, leggendario CT della nazionale italiana scomparso nel 2009, non è solo simbolico. È un segnale di continuità, metodo e risultati concreti. La giuria ha premiato anche quest’anno competenza, visione e capacità di portare gli atleti al massimo livello internazionale.
Albo d’oro recente
2021 – Fabrizio Antonelli
2022 – Alberto Burlina
2023 – Alberto Burlina