Julia Schmid, era destinata a diventare la prima donna a partecipare alle Olimpiadi per l’Ungheria nella canoa e si è ritirata dai Giochi dopo che il Comitato Olimpico ungherese (MOB) ha reso le vaccinazioni obbligatorie per gli atleti in gara a Tokyo.
Schmid è un atleta di origine austriaca che rappresenta l’Ungheria dal 2019. Si era qualificata per competere a Tokyo grazie alla ridistribuzione delle quote.
Il MOB solo di recente ha reso le vaccinazioni obbligatorie per i suoi atleti in gara a Tokyo. Schmid ha sostenuto che lei non è contro il vaccino. E’ una veterinaria, crede nei vaccini e stava programmando di ricevere il vaccino dopo i Giochi.
Schmid era arrivata a Tokyo prima che il MOB rendesse obbligatori i vaccini. Non si è resa disponibile a ricevere la sua prima iniezione così vicino all’inizio dei Giochi. Ha aggiunto che la prima dose non le avrebbe comunque assicurato l’immunità.
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Quando le è stato chiesto perché non si è fatta vaccinare prima, la Schmid ha indicato la sfilza di eventi in cui doveva competere. Nell’unica finestra temporale utile per vaccinarsi, ha riferito che era malata (non è chiaro se la malattia era legata al COVID).
Secondo quanto riferito, è stata accolta nel suo hotel da funzionari del MOB. Le è stato riferito che se non si fosse vaccinata subito sarebbe stata costretta a tornare a casa.
Schmid ha 33 anni. Ha riferito di essersi allenata due volte al giorno per 10 anni, per competere alle Olimpiadi.