Un anno fa, Tes Schouten toccava il cielo con un dito, vincendo l’oro mondiale nei 200 rana e poi, a Parigi, conquistando una medaglia di bronzo olimpica. Oggi, a pochi mesi dai Campionati Mondiali di Singapore, la 24enne olandese è costretta a fermarsi: una battuta d’arresto che colpisce una delle raniste più complete e costanti del panorama internazionale.
Lo ha annunciato lei stessa, con un lungo post pubblicato martedì 8 aprile sul suo profilo Instagram:
Da settembre scorso combatto con problemi di salute. È iniziato con un dolore nervoso al lato sinistro del viso, passato dopo qualche settimana. A novembre è tornato, con una tale intensità da portarmi al ricovero ospedaliero. Ho passato undici giorni in ospedale per dolore, perdita di forza e di funzionalità su tutto il lato sinistro del corpo. Ora sto meglio, ma convivo ogni giorno con stanchezza e dolore.
Una pausa forzata che la priverà della rassegna iridata di Singapore. Un’assenza che pesa, sportivamente e umanamente:
Mi dispiace molto non poter essere ai Mondiali, dove avrei voluto fare ciò che amo: gareggiare, viaggiare, lottare per vincere e ritrovare gli amici di sempre. Un anno fa, il 2 agosto, conquistavo una medaglia olimpica. Un mese dopo, ero nel letto di un ospedale. Non è facile da accettare.
Una crescita vertiginosa e un traguardo storico
Tra il 2023 e l’inizio del 2024, Schouten aveva compiuto un salto di qualità imponente. Dal 2:23.38 di marzo 2023, è arrivata fino al 2:19.81 con cui ha trionfato ai Mondiali di Doha, diventando la decima donna della storia a scendere sotto il muro dei 2:20 nei 200 rana. In quell’occasione ha anche firmato il primo oro iridato femminile olandese in questa distanza.
Il suo crono le vale l’ingresso tra le prime dieci performer di tutti i tempi, dietro giganti come Evgeniia Chikunova, Tatjana Smith, Kate Douglass e Rebecca Soni. A Doha ha conquistato anche l’argento nei 100 rana in 1:05.82, a pochi centesimi dal primato nazionale.
Ai Giochi Olimpici di Parigi, pur senza replicare il crono di Doha, ha conquistato il bronzo olimpico in 2:21.05, mentre nei 100 rana si è fermata al decimo posto.
Uno stop, non un addio
Oggi Tes Schouten inizia un percorso di riabilitazione:
Ho appena cominciato un piano di recupero per permettere al mio corpo di reagire agli stimoli senza affaticarsi o provare dolore. Non so quanto durerà, ma credo che presto tornerò a essere la vecchia Tes, quella che sorride sul blocco di partenza.
Una frase che è insieme speranza e promessa. Il nuoto internazionale, e la rana in particolare, perdono temporaneamente una delle sue protagoniste più brillanti, ma l’attesa per rivedere Schouten in corsia sarà accompagnata dal rispetto e dalla stima che solo una vera campionessa sa conquistare.