2005
Chi era tra il pubblico, ricorda che fuori faceva un gran freddo. Nell’attesa di entrare in piscina per fare il tifo ai campioni, i bambini giocavano a schiaffeggiarsi le mani a vicenda, ormai insensibili per colpa della temperatura.
” Io che la manifestazione l’ho vista dall’acqua ricordo un tifo molto caloroso. Tantissime persone assiepate sugli spalti a fare il tifo per noi. Finalmente avevamo la percezione di giocare in casa. ”
Il nuoto internazionale è tornato in Italia dopo tanto tempo. A Trieste, nel 2005. Il Paese aveva tanta voglia di nuoto. Dopo Atene, con la curiosità di vedere in acqua la giovane Pellegrini argento olimpico a 16 anni. Dopo Montreal, che ha incoronato Magnini campione del Mondo e di cui si vendevano le cuffie dorate celebrative. Di tifare per chi da quelle parti si sentiva ancora più a casa rispetto agli altri, come Cristina Chiuso.
” Per me quell’Europeo è stato tutto speciale. Non c’era il senso di trasferta o collegiale con il resto della squadra. L’organizzazione aveva messo a disposizione autobus di linea. Io però mi sono fatta accompagnare in piscina da mio fratello. Aveva trascorso i giorni delle gare da me. Era tutto molto leggero.”
Le aspettative sui grandi nomi non vengono disattese. Magnini sigla il nuovo Record Europeo dei 100. Federica vince, seppur condividendo il gradino più alto del podio con Josefin Lillhage. E poi i fratelli Boggiato, Bossini, Rosolino e Terrin.
E Cristina.
“La prima medaglia individuale è indimenticabile. Forse è il ricordo più bello legato alla mia carriera.”
Il tuffo prevedeva una partenza a piedi pari, nessuna aletta posteriore. Cristina sceglie di evitare la fase subacquea sfruttando al meglio la sua esplosività e portando la progressione fino all’ultimo centimetro d’acqua che la separa dal muro.
“Che poi, avrei potuto vincerla. So che si dice sempre cosi, ma ci sono andata così vicina che lo so. Avrei potuto toccare per prima”
E’ d’argento per 5 centesimi Cristina. La voce di Sandro Fioravanti urla nelle cuffie e nei televisori degli italiani che è oro. Sbagliando. Cede solo di fronte a Marleen Veldhuis regina della velocità degli anni 2000. La prima medaglia individuale non si scorda mai, lo ha detto lei. Cristina che quella medaglia la vince a casa, a pochi giorni dal tuo trentaduesimo compleanno. Con l’esperienza di chi lima e ritocca quel record italiano ormai dal 2000. Portandolo a 24.37, dove resterà per 11 lunghi anni.
I Campionati europei di vasca corta non sono sempre esistiti. Sono passati 14 anni dalla prima edizione italiana. E’ cambiato tutto, o quasi. Questo era il racconto di chi c’era a Trieste nel 2005, in attesa di vedere cosa accadrà a Glasgow 2019.