Una Mentalità Vincente è la chiave del miglioramento
I nuotatori d’élite sembrano fare tutto facilmente.
Una subacquea elegante, ma allo stesso modo straordinaria. Uno sprint armonioso e rilassato.
Il problema è che noi non vediamo il lavoro duro che c’è dietro, gli anni di sacrificio e lavoro intenso. Quello che vediamo è una nuotata facile ma potente con la quale vincono un oro o stabiliscono un record del mondo.
Mentre non tutti sono benedetti con un 50 di gambe come Ian Thorpe, o con un corpo da un metro ed 86 centimetri di altezza come Missy Franklin, ci sono caratteristiche riconoscibili nei campioni che anche noi possiamo sviluppare.
Strategie come la visualizzazione del successo, diventare solidi mentalmente, o semplicemente la postura.
Eccoti sei modi per assumere la mentalità dei campioni.
VISUALIZZA IL SUCCESSO
I migliori riconoscono che una parte molto importante del loro successo è la loro mentalità.
Per eliminare i dubbi e stress dell’ultimo secondo, si spende quotidianamente tempo per visualizzare la gara.
Michael Phelps era leggendario nel farlo.
Bob Bowman doveva semplicemente dirgli di sdraiarsi sul letto la sera ed “inserire il nastro”.
Phelps visualizzava la gara nel minimo dettaglio. Partenza, ingresso in acqua, quante bracciate faceva durante la gara. Alla fine, la gara era totalmente programmata nel cervello. Vista e rivista molto prima dell’attuale fischio di partenza.
ADOTTA LA POSTURA DI UN CAMPIONE
Il modo in cui ti comporti e la tua postura determina come tu ti vedi.
Ricerche hanno provato che una migliore postura può farti sentire più forte e positivo.
Quando ti atteggi come un nuotatore d’elite – petto in fuori, spalle indietro e testa alta – il tuo corpo reagisce di conseguenza. Il livello di testosterone aumenta, quello del cortisolo diminuisce e hai una migliore percezione delle tue abilità.
Niente male dover semplicemente camminare a testa alta!
SII MENTALMENTE SOLIDO
Essere solido mentalmente come atleta viene dalla voglia di fare del duro lavoro un’abitudine, specialmente quando non ti senti bene o al 100%.
Escludendo malattie o infortuni, devi spingere al massimo quando non ti senti motivato, non pensi di farcela o ti senti completamente a disagio. Quando lo fai, aggiungi uno strato di sicurezza che userai la prossima volta che vieni sfidato.
Phelps disse:
I migliori atleti non permettono a nessuno di mettersi di mezzo. Vuoi che sia in piscina o no, loro non permettono a niente e nessuno di mettersi in mezzo. Niente scuse.
DILUNGATI SULLE VITTORIE, NON SULLE SCONFITTE
Ostacoli e fallimenti accadono anche ai migliori.
Dilungarsi sull’episodio e perdere sicurezza in sé stessi può ostacolarti nel futuro.
Quando fanno un errore, e succedono inevitabilmente, i campioni imparano la lezione velocemente e non si piangono addosso.
MIGLIORA TRAMITE IL CONTINUO MONITORAGGIO
Avere obbiettivi ed allenarsi regolarmente è semplicemente la norma per i nuotatori che vogliono migliorare.
I campioni fanno un ulteriore passo avanti e controllano in dettaglio la loro prova, quello che ha funzionato e non. Controllare i risultati ti permette di vedere abitudini ed andamenti.
CONTROLLA IL TUO DIALOGO INTERIORE
Il tuo dialogo interiore è un aspetto della gara al quale non pensi.
Senza nemmeno realizzarlo ti riempi la testa di pensieri alcuni dei quali, se ti fermi un secondo e ci pensi un attimo, sono davvero deleteri. Per esempio:
- Non sono bravo/a abbastanza.
- Questo lavoro è troppo difficile per me.
- Non mi merito di vincere.
- L’anno scorso ero più veloce.
E così via.
Alcuni di questi messaggi li ripeti così spesso che diventano a pieno titolo realtà.
Uno dei trucchi preferiti per guardare oltre è di aggiungere “ma se lo facessi” alla fine della frase.
Per esempio:
Prima: non ce la posso fare a finire questo lavoro
Dopo: non ce la posso fare a finire questo lavoro ma se ce la facessi sarei proprio eccitato.
Articolo in inglese di Olivier Poirier-Leroy
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