20 anni fa, lo sport del nuoto è cambiato per sempre.
Il terzo giorno dei Giochi Olimpici del 2000 a Sydney, ci sono stati 3 record olimpici battuti, e un record del mondo stabilito da Pieter van den Hoogenband nella finale dei 200 metri stile libero.
Ma nessuna di queste gare è il momento culminante della storia a cui mi riferisco.
Il 18 Settembre del 2000, un ragazzino di 15 anni nuotò la sua prima gara alle Olimpiadi. Erano le batterie di qualificazione dei 200 metri farfalla maschili. Quel ragazzino realizzò il tempo di 1:57.30 e si qualificò per le semifinali. Il giorno dopo, quel ragazzino nuotò la sua prima finale olimpica e si classificò quinto. Eppure, nonostante non ci sia una medaglia, quel giorno di 20 anni fa è stato il giorno che ha dato il via alla più storica carriera olimpica della storia. Una carriera che alla fine avrebbe visto 23 medaglie d’oro olimpiche e 28 medaglie totali in 5 giochi olimpici.
Quel ragazzino di 20 anni fa è Michael Phelps
La carriera di Michael Phelps è stata più delle medaglie e dei record. Dimostrava ciò che un nuotatore, e ciò che il nuoto, poteva essere nel panorama moderno. Phelps è stato pagato. Phelps era molto visibile, anche tra gli anni olimpici. In vasca e fuori Phelps era seguito, era amato.
Figura trascendente nello sport del nuoto, ha dimostrato che un atleta in uno sport dove l’apice sono i Giochi Olimpici potrebbe essere una delle più grandi star dello sport al mondo. Ha spianato la strada che da allora è stata seguita da personaggi del calibro di Usain Bolt e Simone Biles verso la terra al di là delle nicchie olimpiche.
Tutto il grande sviluppo nella professionalità del nuoto che vediamo oggi deve un enorme debito di gratitudine a ciò che Phelps ha realizzato.
Phelps ha dato tanto a questo sport. Lo sviluppo dei contratti di sponsorizzazione degli atleti, i grandi eventi di nuoto. Anche SwimSwam.com oggi non sarebbe lo stesso senza Phelps.
C’era il nuoto prima di Phelps. Vent’anni fa, però, qualcosa è cambiato per sempre.