L’invasione russa dell’Ucraina ha colpito direttamente gli atleti di entrambe le nazioni. Ai russi è stato vietato di gareggiare nelle competizioni internazionali. Gli atleti ucraini temono per la loro sicurezza e tentano di continuare l’allenamento nonostante la guerra in corso nel loro paese.
La terza nazione che è direttamente legata agli eventi dell’ultimo mese è la Bielorussia. avendo sostenuto la Russia nell’azione militare, sta subendo le stesse sanzioni.
Il collega James Sutherland ha intervistato Olga Yasianovich, allenatrice di Anastasiya Shkurdai.
Yasianovich ha parlato a Swimswam di quello che sta accedendo e delle prospettive della giovane bielorussa.
LA REAZIONE ALLA NOTIZIA DELLA GUERRA
Yasianovich, allena Shkurdai dal 2010. La notizia dell’invasione dell’Ucraina arrivò mentre erano in collegiale a Tenerife.
“La prima reazione è naturalmente lo shock”, ha detto Yasianovich. Dopo sono tornate nella città bielorussa di Brest, anche se dice che la situazione rimane difficile.
“Stiamo continuando il programma di allenamento. Mentalmente è molto dura. Ci preoccupiamo molto. E purtroppo, non siamo in grado di avere alcuna influenza su ciò che sta accadendo.
“Possiamo solo pregare che la guerra finisca presto.”
IL DIVIETO IMPOSTO DA FINA
Per quanto riguarda il divieto messo in atto dalla FINA per impedire a qualsiasi atleta russo o bielorusso di competere ai Campionati del Mondo di quest’anno a Budapest, Yasianovich alla fine non si oppone.
L’allenatrice dice che va bene se può aiutare a mettere fine alla guerra.
“Per quanto riguarda gli atleti bielorussi, siamo una nazione pacifica”. “E un bielorusso su tre ha parenti in Ucraina. Pertanto, molte persone sono molto preoccupate per gli eventi nel paese vicino. Compresi gli atleti.
“Professionalmente, tutti noi capiamo perfettamente quello che abbiamo dovuto passare per raggiungere il nostro livello attuale (di prestazioni)”.
Yasianovich ricorda la prima volta che ha portato la sua atleta ad allenarsi con il club Energy Standard nel 2017, la squadra per la quale Shkurdai avrebbe poi rappresentato nella International Swimming League (ISL).
“Allenarsi con atleti stranieri, compresi quelli provenienti da Russia e Ucraina. Gareggiare in varie competizioni ha permesso al mio nuotatore di raggiungere le finali dei Giochi Olimpici di Tokyo. Sono cresciuta come allenatore. Questa è un’esperienza inestimabile.
“Ma ora la FINA ha deciso di bandirci dalla competizione. Beh, questa è la decisione della FINA. Se questo in qualche modo aiuta a porre fine alla guerra in Ucraina, così sia”.
PREOCCUPAZIONE PER LA GUERRA
Yasianovich dichiara di essere preoccupata del lato umano della situazione più che di quello professionale.
Pensa che le sanzioni sugli atleti bielorussi siano giuste?
La domanda non è nemmeno presa in considerazione. Ciò che è ingiusto sono coloro che hanno perso la vita e continuano a temere per la loro sicurezza.
“È ingiusto che persone pacifiche e innocenti stiano morendo”. “Nessun obiettivo politico dovrebbe prendere vite umane. Penso che molti atleti bielorussi saranno d’accordo con me, perché sono sicuro che anche loro sono contro la guerra”.
“Da parte mia, voglio solo esprimere il rammarico che ora, nel 21° secolo, quando ci sono così tante organizzazioni nel mondo che lottano per i diritti umani e si sforzano per la comprensione universale e la pace, sia successo quello che stiamo vedendo in Ucraina”.
PROGETTI PER IL FUTURO
Yasianovich e Shkurdai stanno lavorando per lasciare la Bielorussia e andare negli Stati Uniti ad allenarsi.
“Il nuoto americano occupa una posizione di primo piano nel mondo. Negli Stati Uniti è stata pubblicata un’enorme quantità di letteratura moderna incentrata sul nostro sport. Si tengono un gran numero di conferenze per allenatori. Come allenatore, voglio sempre crescere e svilupparmi. Ecco perché, naturalmente, vorrei immergermi nel mondo del nuoto americano per acquisire nuove conoscenze, oltre a condividere la mia esperienza”.
Anche se la Shkurdai non può competere nel sistema NCAA, vuole esplorare cosa significhi allenarsi con un club americano.
“Non sappiamo ancora se saremo in grado di raggiungere gli Stati Uniti, per capire il nuoto americano dall’interno. C’è la speranza che ci venga data questa possibilità”.
“Inoltre, non dobbiamo dimenticare che nel 2028, quando Anastasiya avrà solo 25 anni, i Giochi Olimpici si terranno a Los Angeles”.