La nuotatrice russa Valeriya Salamatina, 26 anni, è stata squalificata per due anni in seguito a un test antidoping positivo al Furosemide, un diuretico proibito.
Salamatina è un’atleta di livello internazionale, con due argenti europei conquistati nel 2018 nelle staffette 4×200 stile libero femminile e mista, e una presenza ai Giochi Olimpici di Tokyo 2020, dove ha raggiunto la semifinale dei 200 stile libero e ha gareggiato nella staffetta 4×200 sia in batteria che in finale.
Il Furosemide è una sostanza utilizzata comunemente nei farmaci per la perdita di peso e può, in teoria, mascherare la presenza di altre sostanze dopanti eliminandole più rapidamente attraverso l’urina. Anche se l’efficacia come agente mascherante è scientificamente limitata, rimane inserita nella lista WADA delle sostanze vietate.
La squalifica è stata accettata senza appello da Salamatina e sarà retrodatata all’8 marzo 2025, giorno precedente al controllo antidoping risultato positivo. La sua ultima apparizione in campo nazionale risale al novembre 2024, ai Campionati Russi in vasca corta, dove aveva chiuso quinta nei 200 stile libero con 1:57.14.
Tra i suoi migliori tempi in carriera figurano:
- 100 stile libero: 55.15
- 200 stile libero: 1:57.25
- 400 stile libero: 4:08.34
Il Furosemide è lo stesso diuretico per il quale risultò positivo anche l’australiano Brenton Rickard, tra gli altri atleti di livello mondiale.