Un gruppo di atleti di vertice, capeggiato dalla campionessa olimpica Ruta Meilutytė, ha denunciato comportamenti “tossici” da parte di Jon Rudd, storico allenatore del Plymouth Leander, uno dei club più prestigiosi del nuoto britannico. Diversi ex tesserati – tra cui medagliati olimpici, mondiali e giovanili – hanno raccontato a BBC Panorama di aver subito umiliazioni, pressioni costanti sul peso-forma e commenti offensivi che avrebbero contribuito a problemi di salute mentale, fino a casi di disturbi alimentari.
Gli effetti sulla carriera di Meilutytė
In Islanda a 15 anni, la lituana Meilutytė si trasferì a Plymouth per allenarsi sotto la guida di Rudd. Nel 2012 conquistò l’oro nei 100 m rana ai Giochi di Londra, ma il percorso di successo si intrecciò presto con difficoltà personali. Meilutytė ha riferito di esserle state rivolte espressioni come “il tuo sedere è grasso” prima di una gara e di aver confidato a Rudd le proprie condotte compensatorie: “Lui rise e disse: ‘Almeno togli calorie”. Solo in un secondo momento, quando comprese le conseguenze, l’allenatore cercò aiuto professionale per lei.
Denunce analoghe
Non sono mancati altri racconti: l’olimpica Cassie Patten racconta di essere stata spinta ad allenarsi nonostante un infortunio alla spalla; la campionessa giovanile Phoebe Lenderyou denuncia di aver visto aggravarsi un disturbo alimentare in seguito alle pressioni sul peso. In totale, una dozzina di atleti hanno contribuito al dossier di BBC Panorama, descrivendo controlli ossessivi della massa corporea, commenti umilianti e un clima di ansia e paura di sbagliare.
Inchiesta e responsabilità di Swim England
Un’indagine interna di Swim England del 2012 aveva già raccomandato la sospensione di Rudd per quattro mesi, ma nessuna sanzione fu poi applicata. La federazione, a seguito delle ripetute rivelazioni, ha ammesso di non aver dato seguito a quei rilievi e il nuovo CEO Andy Salmon ha chiesto scusa “per il dolore che questo ha causato agli atleti”.
Il futuro del club e dell’allenatore
Jon Rudd ha lasciato Plymouth Leander nel 2017, trasferendosi poi come Direttore delle prestazioni in Swim Ireland e da poco nominato High Performance Director per la squadra olimpica saudita.
Il Plymouth Leander ha reso noto di aver recentemente rivisto e rafforzato tutte le procedure di tutela degli atleti, distinguendosi “in modo netto” dal passato.
Queste testimonianze accendono nuovamente i riflettori sull’intero sistema di governance del nuoto britannico, invitando a una più rigorosa vigilanza sui metodi di allenamento e sul benessere psico-fisico degli atleti.