Aspettando ISL : I London Roar, Il Ruggito Del Canguro

I LONDON ROAR

Nonostante il nome lasci intuire facilmente la localizzazione della sede della squadra, i London Roar sono una franchigia che trova molta della sua linfa dall’isola dall’altra parte del Mondo, ovvero l’Australia. A partire dal General Manager, Rob Woodhouse. Primo atleta australiano a vincere una medaglia olimpica nei misti, fu di bronzo nei 400 a Los Angeles ’84. A carriera finita (nel 1995) Rob decise  di fondare una propria agenzia di management sportivo che grazie alla fusione con un’altra potenza del settore diventò leader in Australia e nel 2008 trasferì la sua sede in Gran Bretagna. Proprio in questa occasione l’Elite Sports Properties iniziò a rappresentare i più alti profili del nuoto britannico, tra i quali Adam Peaty.

L’impronta Aussie dei Roar è chiara anche nella formazione del roster: più di un terzo degli atleti sono australiani. Anche sul piano vasca verranno rispettati questi equilibri, sebbene sia stata nominata head coach Melanie Marshall (storica allenatrice di Peaty), 2 su 4 degli altri membri del coaching staff sono Australiani: Peter Bishop, allenatore di Chalmers e Davis Lush, ex allenatore di Emily Seebohm (che prenderà parte alla ISL ma con la squadra Energy Standard).

LA STELLA

Adam Peaty deve essere considerato la stella dei London Roar. Non perchè il format si adegui molto alle sue caratteristiche, ricordiamo infatti che ad esempio Fabio Scozzoli è riuscito a batterlo nei 50 rana di Copenhagen in vasca corta. Adam Peaty è la stella della squadra perchè è una superstar dello sport contemporaneo. Il suo nome porta le persone ad ammassarsi sulle gradinate, è un fenomeno culturale oltre che sportivo. E’ il primo e unico uomo ad aver nuotato i 100 rana sotto i 58″. E da qualche mese è il primo e unico uomo ad aver nuotato i 100 rana sotto i 57″.

Nel vederlo fare il suo ingresso in vasca, avvicinandosi al blocco di partenza, si ha sempre l’impressione che se qualcosa di incredibile può accadere, sarà per merito di quel leone. Leone. Come quello tatuato sul possente braccio. Come quello stilizzato simbolo della sua linea di costumi. E come la bestia il cui ruggito dà il nome alla squadra di Londra.

LA STORIA

Copenhagen, 21 giugno 2015. La pluri campionessa del Mondo danese Jeanette Ottesen e il suo compagno, il nuotatore inglese Marco Loughran sono in macchina e vengono insultati da un altro automobilista per colpa del loro lento procedere. Non pago della reazione avuta l’uomo intralcia il percorso della coppia scende dalla sua auto e aggredisce Jeanette e Marco. Due dita fratturate per lei e ferite al volto e ad una spalla per lui. Il gesto (costato poi all’aggressore 50.000 corone e 80 giorni di lavori socialmente utili) porterà l’atleta a mettere in serio dubbio la partecipazione al mondiale di Kazan che si sarebbe tenuto da lì a pochi mesi. Superato lo shock e iniziata al più presto la riabilitazione Jeanette non solo riuscirà a prender parte alla rassegna iridata ma porterà con sè al ritorno ben due medaglie d’argento nei 50 e 100 farfalla.

Due anni dopo la Ottesen annuncia nuovamente la sua defezione della squadra danese per i mondiali di Budapest, questa volta però con il sorriso. Lei e Marco sono infatti in attesa di mettere alla luce una bambina, Billiemai che nasce poi nel dicembre 2018.

Jeanette è ora parte di quel ristretto club di nuotatrici tornate alle competizioni dopo la maternità e al recente mondiale di Gwangju si è classificata 7 nei 50 farfalla con il tempo di 25.76

LA SORPRESA

Holly Barratt non è certo una giovane promessa del nuoto australiano. Nata il primo gennaio del 1988 Holly sta raccogliendo i frutti del suo lavoro solo ora, quando la maggior parte delle sue coetanee decide di appendere gli occhialini al chiodo e dedicarsi ad altre attività. A quasi 31 anni, nel dicembre del 2018 la Barratt è riuscita a cogliere in un sol campionato mondiale di vasca corta le sue prime 3 medaglie internazionali assolute. L’argento nei 50 farfalla in 24.80. Il bronzo nei 50 dorso in 26.04. E un ulteriore bronzo con la formazione australiana della 4×50 stile libero. Questo racconta di un’atleta poliedrica, matura e adatta alla vasca da 25 metri. Tutti elementi utili a diventare l’ingrediente segreto per i London Roar durante l’imminente stagione ISL.

IL ROSTER

RANKING

  • STELLE E SUPERSTAR:  ♥ ♥ ♥
  • ADATTABILITA’ AL FORMAT ISL:  ♥ ♥ ♥
  • CHIMICA DI GRUPPO :  ♥ ♥ ♥
  • PROFONDITA’ DELLE SECONDE LINEE : ♥ ♥ ♥
  • VALUTAZIONE COMPLESSIVA ♥ :  12 / 20

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About Aglaia Pezzato

Aglaia Pezzato

Cresce a Padova e dintorni dove inizialmente porta avanti le sue due passioni, la danza classica e il nuoto, preferendo poi quest’ultimo. Azzurrina dal 2007 al 2010 rappresenta l’Italia con la nazionale giovanile in diverse manifestazioni internazionali fino allo stop forzato per due delicati interventi chirurgici. 2014 Nel 2014 fa il suo esordio …

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