L’acqua manca a tutti.
Quanti di voi stamattina, vedendo il sole non hanno pensato anche solo un minuto al mare, o alla piscina all’aperto?
Pasquetta col sole e le temperature alte, ma noi, popolo acquatico, dobbiamo rimanere a casa.
N.d.r.: Non voglio sottolineare qui quanto sia importante in questo momento farlo, ma rimanere a casa è un dovere morale oltre che un obbligo legislativo.
L’acqua manca anche ad atleti ben più “professionisti” di chi vi sta scrivendo. Campioni mondiali, ori olimpici, primatisti proprio non riescono a rinunciare all’elemento “acqua”.
Come si può continuare a nuotare stando a casa?
Il nostro giro del mondo virtuale inizia in Russia.
La 3 volte olimpionica Yuliya Efimova, ha pensato bene di utilizzare il piano della sua cucina per cimentarsi in una routine tutt’altro che semplice.
Addominali di ferro assicurati.
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Boglarka Kapas, una delle prime atlete d’elite risultate positive al coronavirus, pur di fare due bracciate, ha montato una piscina nel giardino di casa:
Come non citare Sharon van Rouwendaal, che la settimana scorsa ha deliziato i suoi follower con un allenamento rigorosamente casalingo. La 26enne oro olimpico nella 10km, ha nuotato per 45 minuti in una piscina gonfiabile allestita nel suo giardino.
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