Quando Kristof Milak parla, il mondo del nuoto ascolta con attenzione. Il campione olimpico ungherese e detentore del record mondiale nei 200m farfalla ha recentemente rilasciato dichiarazioni significative durante il podcast MOL Pályán áját, svelando dettagli sulle sue sfide personali, le prospettive per le competizioni future e il suo rapporto con l’allenamento.
Dopo aver conquistato l’oro nei 100m farfalla e l’argento nei 200m farfalla ai Giochi Olimpici di Parigi 2024, Milák ha deciso di non partecipare ai Mondiali in vasca corta, preferendo concentrarsi sugli obiettivi per il 2025 e, soprattutto, sul percorso verso Los Angeles 2028. Tuttavia, il cammino non è stato privo di ostacoli: negli ultimi mesi, il nuotatore ha vissuto momenti di grande incertezza, arrivando persino a considerare il ritiro.
“Ho pensato di smettere. Ma poi mi sono chiesto: perché sprecare qualcosa su cui ho investito anni? Ho delle qualità innate che mi permettono di fare questo lavoro bene ed efficacemente”, ha dichiarato l’atleta, dimostrando una rinnovata volontà di continuare a competere ai massimi livelli.
Riguardo alle Olimpiadi del 2028, Milák ha espresso il desiderio di essere presente e competitivo: “L’intenzione c’è, al momento ho buone possibilità. Mi piace quello che faccio. Non prometto che ci sarò, ma farò di tutto per esserci”.
Nonostante le difficoltà degli ultimi mesi, il campione ungherese ha ribadito di non avere problemi con l’allenamento, trovando nella competizione il principale stimolo per migliorarsi: “Battere me stesso mi motiva più di ogni altra cosa. Uso i miei avversari per raggiungere i miei obiettivi e per progredire”.
Milák ha anche descritto il suo approccio alla fatica e al sacrificio: “Quando mi alleno per ore e alla fine non riesco più a sollevare le braccia e le gambe, provo felicità. È come se fossi morto in vasca, ma avessi fatto un passo avanti. Questo mi rende felice”.
Dopo un 2024 turbolento, con molte sessioni di allenamento perse e la necessità di ritrovare la giusta rotta, Kristóf Milák sembra aver ritrovato la motivazione necessaria per affrontare le prossime sfide. Gli occhi del mondo del nuoto resteranno puntati su di lui, in attesa di vedere se riuscirà a tornare al vertice e a scrivere nuove pagine di storia in piscina.
