Kaylee McKeown, una delle più grandi protagoniste del nuoto contemporaneo, dopo la sua prima giornata alla Coppa del Mondo di Shanghai ha annunciato tramite Instagram che si ritira dalla Serie.
In un post che mostra la forza interiore e l’onestà dell’atleta australiana, McKeown ha ringraziato World Aquatics per l’opportunità di gareggiare, sottolineando quanto si fosse divertita, ma ha poi annunciato la decisione di interrompere la sua partecipazione per mettere al primo posto la propria salute mentale. “Ascoltare il cuore e sapere quando è abbastanza” è stato il suo monito, segno della maturità che ha raggiunto sia come nuotatrice che come persona.
Il successo in vasca non è l’unico aspetto che Kaylee valuta nella sua carriera. La sua decisione di prendersi una pausa per concentrarsi sulla salute mentale ricorda al mondo dello sport l’importanza di bilanciare le pressioni agonistiche con il benessere personale, un tema sempre più presente tra gli atleti di alto livello.
Kaylee McKeown non ha solo dimostrato di essere una campionessa in acqua, ma anche fuori, con un messaggio che ispira ad ascoltare il proprio corpo e la propria mente, senza temere di fare scelte difficili quando necessario. Un “break ben meritato”, come lo ha definito lei stessa, che l’aiuterà sicuramente a tornare ancora più forte.
Questa pausa, arriva dopo una stagione impegnativa e vincente, e rappresenta un importante richiamo sull’equilibrio necessario tra competizione e cura di sé. Con questo gesto, Kaylee dimostra che anche i campioni hanno bisogno di momenti di riposo, ribadendo il valore della salute mentale nello sport d’élite.
Nelle finali del primo giorno della tappa di Shanghai, McKeown ha stabilito il record australiano, oceanico e del Commonwealth nei 50 metri dorso femminili, vincendo la gara con il tempo di 25.36.
Pochi giorni fa aveva annunciato il ritiro dai Mondiali in vasca corta, che si svolgeranno a Budapest a Dicembre. In quella occasione spiegò che, dopo cinque anni intensi sia fisicamente che mentalmente, ha bisogno di una pausa dal “clamore, dai media e dall’adrenalina delle competizioni”.
