Il butterfrog è una forma arcaica dello stile farfalla, nata negli anni ’30 e ’40. Tecnicamente, il butterfrog consiste nell’eseguire la bracciata della farfalla con la gambata della rana. Sebbene oggi sia raro vedere questa variante, credo che abbia ancora rilevanza per i nuotatori contemporanei.
Lo stile farfalla si è sviluppato attraverso sperimentazioni con la rana. In origine, il delfino non era altro che una variante della rana con il recupero delle braccia fuori dall’acqua. La farfalla, infatti, non è stato riconosciuto come stile ufficiale dalla World Aquatics fino al 1952. Questo primo tipo di farfalla è stato affettuosamente chiamato butterfrog. Alla fine degli anni ’30, i nuotatori iniziarono a sostituire la gambata a rana con quella a delfino, trasformando così il butterfrog nello stile farfalla che conosciamo oggi.
Anche se la farfalla moderna si insegna con la gambata a delfino, lo stile butterfrog mantiene ancora una sua utilità.
Nel Nuoto Master, ad esempio, è consentito per lo stile Farfalla, effettuare il colpo di gambe anche a rana. Questi due movimenti delle gambe possono essere cambiati a piacere durante la nuotata senza pericolo di incorrere in squalifica.nelle competizioni.
Ecco perché lo stile butterfrog merita di essere conservato:
- È meno faticoso del farfalla tradizionale: Può permettere agli atleti di sostenere lunghe distanze senza stancarsi rapidamente. Questo è particolarmente utile per nuotatori più anziani o principianti.
- È un ottimo strumento didattico: Può aiutare sia chi sta imparando il farfalla sia i ranisti a migliorare la fluidità e la tempistica delle bracciate.
- Ha un valore storico: Essendo un’insegnante di storia, credo che tutto ciò che è antico meriti di essere preservato.
Per atleti che vogliono allenarsi in maniera più intensa, il butterfrog non sarà l’opzione ideale, ma per chi cerca un esercizio meno impegnativo, rappresenta una valida alternativa.
Articolo di Zachary Kropp