Nessun uomo è stato scelto tra i 96 atleti nominati da 18 nazioni per gareggiare nel nuoto artistico (sincronizzato) ai Giochi Olimpici di Parigi 2024, la prima volta in cui gli uomini sono stati ammessi a competere.
L’americano Bill May, 45 anni, e l’italiano Giorgio Minisini, 28 anni, erano i due candidati più probabili per essere i primi uomini del sincro olimpico, ma nessuno dei due è stato scelto per le rispettive squadre. Il risultato è stato che Minisini ha annunciato martedì il suo ritiro dallo sport.
“L’ossessione è un gioco che si fa da giovani”, ha detto Minisini, confermando che i Campionati italiani che iniziano oggi saranno la sua ultima gara.
Minisini possiede 10 medaglie ai Campionati del Mondo, tra cui gli ori nel 2017 nel duetto misto tecnico, nel 2022 nel duetto misto libero e nel duetto misto tecnico e nel 2024 nel solo.
Lucrezia Ruggiero, sua compagna di duetto misto per entrambe le medaglie d’oro del 2022, è prevista in gara come parte della rosa italiana.
i sono 11 eventi di nuoto artistico nel programma dei Campionati Mondiali, compresi gli assoli maschili, mentre ai Giochi Olimpici ce ne sono solo due: il duetto e la gara a squadre.
Ogni squadra olimpica di nuoto artistico invia 8 atleti per occupare questi due posti, di cui al massimo due maschi.
Jacopo Pozzi, nell’episodio del podcast “Ludi” pubblicato ieri, mercoledì 17 Luglio, ha offerto una chiave di lettura onesta ed a tratti critica dell’assenza di atleti maschi nel nuoto artistico alle Olimpiadi di Parigi. Contestualmente, ha celebrato la carriera di Giorgio Minisini, raccogliendo in pochi minuti il significato tutt’altro che simbolico del suo ritiro, senza retorica, ma che colpisce anche l’ascoltatore che non segue abitualmente questa disciplina.
Potete ascoltare il podcast qui sotto.
