Federico Poggio: ” Combatto Con Il Lato Sinistro Del Mio Corpo, Devo Fermarmi”

Dopo l’annuncio attraverso il proprio profilo instagram di un periodo lontano dalle competizioni, Federico Poggio si racconta in un’intervista esclusiva a SwimSwam Italia.

Il ranista, semifinalista olimpico a Tokyo 2020, ha spiegato le motivazioni della sua decisione:

” Sono ormai 12 mesi che combatto con il mio corpo. Nonostante quella appena trascorsa sia stata la stagione più importante della mia carriera fino ad ora, dietro le quinte ho combattuto costantemente una battaglia silenziosa che ora è emersa in tutta la sua forza”.

L’origine dei suoi dolori è riconducibile ai primi mesi del 2021:

“Dopo uno stop di circa un mese, ho cominciato l’anno solare 2021 con molta carica e foga, e temo di aver forzato un po’ il fisico a ritmi che non poteva sostenere. Si sono presto presentate molte infiammazioni articolari. Inizialmente mi era sufficiente riposare per recuperare la completa funzionalità, ma con il passare dei mesi e non facendo mai un recupero totale è diventata una continua reazione a catena di infortuni che non mi hanno più lasciato”.

Difficile racchiudere in una sola definizione una stagione tanto travagliata quanto gloriosa, Federico ha raggiunto la sua prima qualifica olimpica proprio durante il periodo di maggior sofferenza fisica:

“Durante i campionati Europei di maggio avevo raggiunto una forma fisica abbastanza buona, e poi le cose sono nuovamente peggiorate. Tutta la parte sinistra del mio corpo era in affanno. Una tendinite al ginocchio sinistro, il gomito a sua volta infiammato e poi diversi dolori che si sono scatenati a causa di questo scompenso come una pubalgia e alcuni problemi all’adduttore. Di fatto dall’europeo in poi non ho più nuotato carichi di lavoro ma solamente cercato di manette lo stato di forma e per fortuna è bastato per cogliere il pass olimpico”.

Un’esperienza goduta comunque al massimo, quella a cinque cerchi:

“A Tokyo ho cercato di vivere ogni istante, consapevole che la forma fisica era quella che era. Durante gli allenamenti quasi non nuotavo la rana ed ero continuamente in infermeria per le terapie, ma una volta sul blocco di partenza cercavo di accantonare i pensieri e resistere per il tempo della gara.”

Dopo i Giochi Olimpici, Poggio, 4° italiano di sempre nei 100 rana in vasca lunga, si è cimentato nella International Swimming League per il team dei Tokyo Frog Kings:

“Dopo i Giochi ero ancora molto carico, e l’occasione di partecipare all’ISL non me la volevo far scappare. Non so se sarebbe stato meglio fermarmi allora, ma di sicuro è complicato decidere di prendere una pausa dopo un’Olimpiade e con tante nuove esperienze di fronte. I problemi fisici però invece di migliorare sono andati peggiorando e circa un mese fa ho detto basta. Devo rallentare, questa volta davvero.”

Prendere il tempo per ascoltare i messaggi che il corpo cerca di inviare non è semplice, a maggior ragione in momento tanto concitato nella carriera di un 24enne. La difficoltà nel trovare una vera e propria diagnosi inoltre, complica anche il processo di guarigione e rende complesse le scelte da fare:

“Ci sono stati molti momenti complicati, e spesso la testa ha giocato un ruolo fondamentale. Nel vedere il mio fisico che non rispondeva mi sono abbattuto e ho iniziato a detestare ogni minuto passato in acqua. Per questo, e per curarmi, è necessario adesso prendermi lo spazio per rimettere assieme a pezzi.”

Ricominciare partendo da una diagnosi, arrivata solo una settimana fa, almeno per quanto riguarda le ginocchia:

” La tendinite è ora diventata una periostite cronica bilaterale al tendine della zampa d’oca. E’ una brutta notizia, ma almeno è una notizia, e sapere cosa si deve combattere è meglio di passare il tempo a lottare contro se stessi senza dare un nome al problema. Non ho ancora una risposta generale, una che spieghi tutti gli altri dolori, ma ora mi concentro a risolverne uno per volta.”

Sul suo futuro Federico aggiunge poche parole:

“Non so esattamente cosa farò. Ma nel frattempo ho ricominciato a studiare, mi sono iscritto a scienze motorie, e le cose fuori dall’acqua procedono bene. Sono fiducioso che ascoltando il mio corpo e lasciandomi gestire i cariche in basa a come risponde il fisico giorno per giorno le cose si sistemeranno, anche se non so dare una tempistica. Mi faccio forza grazie alle persone che ho accanto, alla mia società e al gruppo sportivo delle Fiamme Azzurre che mi supporta in questo percorso.”

 

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About Aglaia Pezzato

Aglaia Pezzato

Cresce a Padova e dintorni dove inizialmente porta avanti le sue due passioni, la danza classica e il nuoto, preferendo poi quest’ultimo. Azzurrina dal 2007 al 2010 rappresenta l’Italia con la nazionale giovanile in diverse manifestazioni internazionali fino allo stop forzato per due delicati interventi chirurgici. 2014 Nel 2014 fa il suo esordio …

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